INGHILTERRA

Premier, Mourinho batte Guardiola: Tottenham-City 2-0

Ora il Liverpool ha 22 punti di vantaggio sui Citizens. Pari tra Burnley e Arsenal

Una partita divertente viene vinta 2-0 dal Tottenham, che stende in casa un Manchester City dominatore assoluto fino a inizio ripresa. La squadra di Guardiola avrebbe potuto portarsi infatti vantaggio al 40’ su rigore, occasione però sprecata Gundogan che si è fatto ipnotizzare da Lloris dal dischetto. Nel secondo tempo, gli uomini di Mourinho in superiorità numerica per l'espulsione di Zinchenko puniscono così i Citizens con il nuovo arrivato Bergwijn (63’) e con Son (71’). Gli Spurs salgono così a 37 punti, il City resta secondo a quota 51, a ben 22 lunghezze dal Liverpool. Termina 0-0 tra Burnley e Arsenal.

TOTTENHAM-MANCHESTER CITY 2-0
“Abbiamo qualche problema con i rigori…”, aveva dichiarato qualche giorno fa Pep Guardiola. E chissà cosa avrà pensato il tecnico catalano (facile profeta) dopo l’errore di Gundogan dagli undici metri contro il Tottenham, che è costato tre punti preziosi al Manchester City in chiave secondo posto. Quello del centrocampista tedesco è il quarto penalty sbagliato dai Citizens nell’ultimo mese e mezzo con quattro differenti giocatori e forse Guardiola non aveva così torto nel designare Ederson come probabile rigorista fisso trai suoi. 
Fatto sta che al New White Hart Lane il City perde 2-0, nonostante il dominio per i primi 60 minuti e le numerose occasioni costruite. Al 10’ Aurier rischia tantissimo su Sterling lanciato in area avversaria in posizione defilata, ma non ci sono gli estremi per assegnare il rigore ai Citizens. Due minuti dopo è proprio l’ex attaccante del Liverpool a rischiare di essere espulso dopo un brutto fallo su Dele Alli, ma l’arbitro lo ammonisce semplicemente e il Var conferma questa decisione. La gara è molto intensa ma stenta a decollare seriamente. Al 27’ ci pensa così Aguero a creare il primo grande sussulto del match: l’argentino controlla a seguire e calcia in porta, ma il suo violento rasoterra viene deviato col piede sinistro da un reattivo Lloris sulla base del palo. La squadra di Guardiola cresce e al 40’ ha la ghiotta occasione per passare in vantaggio: Aurier stende il Kun nella propria area. L’arbitro, dopo essersi consultato con il Var, assegna il rigore in favore dei Citizens. Gundogan si presenta dal dischetto ma si fa ipnotizzare da un reattivo Lloris, che si distende sulla sua sinistra. Sulla respinta il portiere francese anticipa in uscita bassa Sterling; il City reclama un altro immediato penalty ma il sempre Var non concede una seconda possibilità di riscatto agli ospiti. Un primo tempo quasi stregato per i Citizens si chiude con un goffo errore commesso da Aguero, che spedisce clamorosamente sull’esterno della rete a porta vuota un intervento non pulitissimo di Aurier.
Il City si divora l’impossibile al 50’: sugli sviluppi di un’incomprensione difensiva tra Lloris e Tanganga, Aguero calcia a rete di prima intenzione, ma il suo destro a mezz’altezza viene salvato sulla linea di porta da Alderweireld. Sul proseguimento dell’azione, Gundogan (non fortunata la sua serata) calcia altissimo da mezzo metro. Tutto cambia al 61’: su un corner calciato male da Mahrez, Zinchenko è costretto a commettere un fallo tattico su Winks che gli costa il secondo giallo. Il Tottenham capitalizza subito la superiorità numerica e sblocca il risultato al 63’ con il nuovo arrivato Steven Berwijn: scucchiaiata di Lucas Moura per l’ex attaccante del Psv, che stoppa di petto e con un gran destro al volo nell’angolino basso supera Ederson. Migliore debutto con la maglia degli Spurs non poteva immaginare l’olandese e per gli uomini di Mourinho la serata viene sugellata dal raddoppio al 71’ di Son, abile a freddare su assist di Ndombélé il portiere avversario, aiutato anche da una leggera deviazione di Fernandinho. Il City non solo spiana la strada al +22 del Liverpool, ma si vede avvicinare il Leicester a -2 in ottica secondo posto; il Tottenham rientra pienamente in corsa per la zona Champions League, distante ora appena 4 punti.
 

BURNLEY-ARSENAL 0-0
Ai punti avrebbe meritato qualcosa in più la squadra di casa, che però non è riuscita a concretizzare le numerose occasioni avute. A inizio match c’è però subito una chance per l’Arsenal con il colpo di testa di Lacazette sul cross dalla sinistra di Aubameyang; il pallone termina di poco alla destra di Pope. Al 15’ è Aubameyang a sbagliare clamorosamente un’ottima opportunità: lancio al bacio di David Luiz per l’attaccante gabonese che, a tu per tu con Pope dalla sinistra, calcia di destro abbondantemente a lato sul primo palo. Al 20’ arriva anche la prima occasione degli ospiti, con l’appoggio di Wood per Rodriguez il cui tiro dalla media distanza viene messo in corner da Leno. Una gran conclusione di Guendouzi termina di poco a lato anche grazie a una deviazione, ma un errore in disimpegno proprio del francese porta McNeil a tirare da lontano ma fuori. La difesa dei Gunners soffre tantissimo sul destro di prima intenzione di Hendrick che sfiora la traversa e che chiude il primo tempo. L’abbrivio positivo del Burnley prosegue anche a inizio ripresa: il colpo di testa di Tarkowski sul secondo palo si alza e termina sul fondo.

Brivido ancora per la squadra di Arteta, quando lo stacco di Hendrick termina di un soffio dal palo alla destra di Leno. A metà esatta del secondo tempo Torreira prova a scuotere i suoi con una bella conclusione dalla media distanza, ma Pope si fa trovare pronto. Una bella torsione di Aubameyang si rivela imprecisa, ma sul fronte opposto sono i padroni di casa a costruire il pericolo maggiore del match, al 78’: Rodriguez lascia partire una botta a colpo sicuro da distanza ravvicinata, sulla sponda di McNeil, centrando in pieno la traversa, il pallone rimbalza poi sulla linea e viene allontanata. Reti bianche quindi al Turf Moor, con entrambe le formazioni che scendono in classifica, appaiate al decimo posto.

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