Chi più di un calciatore che ha vinto cinque Champions League in carriera sa quando è il momento di lucidare i motori in vista dello sprint europeo? Cristiano Ronaldo domani compie 35 anni e sa già quale regalo di compleanno chiedere alla Juventus: la coppa dalle grandi orecchie. Più che chiedere agli altri, il portoghese è uno che lavora su se stesso: quindi, certo, un po' di festeggiamenti ma senza tralasciare gli allenamenti perché manca poco agli ottavi di Champions e vuole essere al massimo.
Non che un attaccante da ventidue gol in 27 partite stagionali (a proposito: 19 reti in 19 match di Serie A, due in sei di Champions, una in una di Coppa Italia, a secco in Supercoppa Italiana) abbia bisogno di ritrovare chissà quale condizione fisica ma la lucidità è fondamentale nella fase finale della stagione europea e lui è uno specialista in tal senso. Non a caso, dopo le nove partite a segno di fila in campionato (eguagliato Trezeguet nel 2005), ora punta ad arrivare undici, come solo Batistuta e Quagliarella ci sono riusciti in passato.
In una stagione e mezza CR7 ha messo insieme 70 partite e 50 gol, meritandosi anche un tweet di complimenti della Uefa, tanto che, mirando a giugno 2021 quando è convinzione diffusa che il portoghese - che ha un contratto fino al 2022 - possa pensare a concludere l'esperienza italiana per provarne una nuova (Usa? Cina? Qatar?), l'obiettivo di arrivare a 100 gol in maglia bianconera non è un miraggio.
Verona, Milan (Coppa Italia), Brescia, Spal e poi arriverà il Lione: prima i 35 anni, poi l'assalto alla Champions con la Juventus.