Il Borussia Dortmund batte per 2-1 il Psg nell'andata degli ottavi di finale di Champions League al termine di una partita complicata e ancora una volta decisa dal solito Erling Braut Haaland. Il prodigioso norvegese classe 2000 realizza infatti i due gol dei padroni di casa al 69' e al 77', rispondendo anche al momentaneo pareggio di Neymar arrivato al 75'. E per lui sono già 10 gol in appena 7 partite in Champions League.
Quando hai 19 anni e mezzo, sei già l'uomo più atteso della tua squadra e risolvi una partita complicatissima segnando i gol numero 9 e 10 in appena 7 partite che la tua giovane carriera ti ha finora permesso di disputare in Champions League, allora significa che il calcio ha davvero scoperto un predestinato. Stiamo parlando di Erling Braut Haaland, il prodigio che dopo aver fatto sognare Salisburgo ora è l'eroe della Vestfalia e della sua squadra più celebre e cromaticamente inconfondibile, quel Borussia Dortmund. In meno di dieci minuti, l'ataccante norvegese piega così da solo un coriaceo Psg in una sfida complicatissima che certamente nel match di ritorno a Parigi vivrà un altro capitolo tutto da gustarsi.
La partita peraltro inizia lentamente, tanto che nel primo tempo le emozioni si contano con il contagocce: la prima arriva dopo oltre dieci minuti, quando viene fischiata una punizione per il Psg e Neymar supera la barriera, ma con il pallone che finisce sul fondo. Le attesissime stelline dei padroni di casa invece iniziano in maniera timida il match: Haaland solo quando ci si avvicina alla mezz'ora riesce a servire Sancho, che impegna severamente Keylor Navas con il destro a giro. Quindi è bravo Kurzawa a chiudere su Hakimi. Il Dortmund sembra però essersi svegliato, tanto che Haaland va già vicino al gol (larga la sua conclusione mancina) e poi una veloce ripartenza sull'asse Emre Can-Sancho manca il tocco finale del solito Haaland.
Se il primo tempo non è scintillante, nel secondo arrivano i fuochi d'artificio: è il Psg ad aprire le danze, con un tiro-cross di Mbappé e una conclusione della stessa stellina francese dopo un'azione in tandem con Neymar. In entrambi i casi non si lascia sorprendere Burki. Poi al 69' passa il Borussia, e manco a dirlo a segnare è Haaland. Stavolta però non con la sua proverbiale potenza, ma con un pizzico di fortuna: il giovane attaccante scandinavo si trova infatti al posto giusto e al momento giusto sul cross di Hakimi e il tentativo di Guerreiro, con la palla che di fatto gli sbatte addosso permettendogli di andare di nuovo in rete. Il Psg non ci sta e pareggia già al 75', quando Mbappé si infila a destra nella difesa di casa come in un panetto di burro, fa sdraiare Zagadou e non permette al giovane Reyna di recuperare: sul suo cross al centro Neymar non ha problemi a battere Burki. Ma la serata di Haaland doveva essere e la serata di Haaland diventa, ma per davvero: il gol tipico del giovane campione arriva infatti puntuale al 77', su assist dell'ancora più giovane Reyna (classe 2002, anche lui figlio d'arte) e con un sinistro al fulmicotone che chiude le ostilità. E scatena definitivamente la festa a Dortmund, una tifoseria e una città pazza del suo nuovo eroe classe 2000.