Il giorno dopo la sbornia per il poker rifilato al Valencia in Champions League, Bergamo si è svegliata (con calma perché un terzo della città era a San Siro a spingere i ragazzi di Gasp) con la consapevolezza che l'Atalanta oggi è l’orgoglio del calcio italiano, il lato più bello del nostro pallone. Mai come mercoledì sera il Meazza (45mila presenti, praticamente un bergamasco su tre) è parso il castello ideale per la favola dei nerazzurri, che mai come questa volta ha un volto preciso, quello di Hans Hateboer.
Comprato nel gennaio del 2017 per appena un milione di euro da Groningen, segnando una doppietta alla prima partita della carriera negli ottavi di Champions League l'esterno è diventato il terzo giocatore olandese a segnare una marcatura multipla in Champions League con una squadra italiana dopo Marco van Basten e Clarence Seedorf. Un traguardo incredibile, soprattutto per uno che ha cominciato a giocare a pallone come un normalissimo terzino ed è stato trasformato da Gasperini in un esterno tutta fascia, capace di fare tutto. Anche di vincere il premio 'Man of the match' appena istituto dalla UEFA.
Numeri da record come da record sono quelli dell'Atalanta, che è l'unica squadra ad aver segnato 12 gol in questa Champions League con 10 giocatori differenti e ora sogna i quarti di finale. D'altronde era da 16 anni che una squadra italiana non segnava almeno 4 gol in Champions a una spagnola (5-1 Inter proprio contro il Valencia nell’ottobre 2004). Perché l'Atalanta è questa, è l’orgoglio del calcio italiano, e adesso Bergamo può davvero sognare.