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Europa League: Inter e Roma a caccia di equilibrio e risultati

Conte rilancia Eriksen e Sanchez in attesa di risposte; niente turnover per Fonseca che deve ritrovare la vittoria

La parola chiave per le italiane in Europa League è "equilibrio". Che sia nelle aspettative, come nel caso dell'Inter, o in campo, pensando alla Roma, le due italiane in corsa per il trofeo ripartono nel cammino continentale affrontando Ludogorets e Gent. Sfide da non sottovalutare, ma certamente non impossibile. Ma se Conte potrà dare spazio agli esperimenti di qualità con Eriksen e Sanchez, Fonseca ha i giocatori disponibili contati.

Andiamo in ordine cronologico. L'Inter è di scena in Bulgaria, a Razgrad, e per l'occasione Conte - ancora scottato dalla sconfitta contro la Lazio in campionato - è orientato a varare un turnover importante, ma senza ansia. L'attenzione è tutta sul colpo del mercato invernale Christian Eriksen, per ora integrato col contagocce nei meccanismi di squadra nerazzurri, chiamato da trequartista a dare un nuovo senso tattico all'attacco dell'Inter. L'inserimento del danese, come prevedibile considerando i meccanismi studiati al minimo dettaglio dall'allenatore, sta andando al rilento e i novanta minuti contro il Ludogorets potrebbero dare un'accelerata importante al tutto. Conte aspetta e aspetterà con serenità il miglior Eriksen, ma non all'infinito. 

In Bulgaria l'operazione qualità dovrebbe essere completata da Sanchez, un'altra freccia in più nell'arco nerazzurro per la volata scudetto nel finale di stagione. L'Europa League è il terreno di allenamento competitivo giusto per tirarlo a lucido e chissà, approfittando del riposo di Lukaku, per migliorare l'affiatamento con Lautaro e lo stesso Eriksen. In porta confermato Padelli, spazio anche a Moses.

Grattacapi diversi, invece, per Fonseca che di fare turnover contro il Gent proprio non pensa, semplicemente perché di fatto impossibilitato a farlo. La Roma è in crisi e nel 2020 sta vivendo un momento orribile sul piano dei risultati, ma all'orizzonte Fonseca non sembra intenzionato a modificare le proprie convinzioni tattiche. Tornare a vincere però è fondamentale per l'ambiente e per l'autostima, oltre che per la competizione stessa. Per questo i cambi nell'undici di partenza saranno ridotti al minimo indispensabile, tradotto: straordinari per Dzeko in attacco e possibilie lancio dal primo minuto di Perez.

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