TEST F1

F1, test Barcellona: la Ferrari lascia a piedi Vettel

Problema per la SF1000 del tedesco

La Ferrari SF1000 ha perso potenza e ha appiedato Sebastian Vettel in curva 12 nella mattinata del terzo giorno di test di F1 a Barcellona. Inconveniente per il tedesco che è stato costretto ad abbandonare la sua vettura a bordo pista causando anche una bandira rossa. Dalle prime ricostruzioni si tratterebbe di un problema alla power unit che rischia di compromettere l'intera giornata di test.

Sono sempre dati da prendere con le pinze, tenuto conto del diverso lavoro svolto dai vari team, ma il campanello d'allarme da Montmeló arriva e riecheggia anche forte nel paddock del circuito catalano: con questa Mercedes ci sarà ben poco da scherzare. Lo dimostra Valtteri Bottas, unico nella mattinata del terzo giorno di test di Barcellona a scendere in pista con le gomme C5 (ovvero le più morbide e prestazionali tra quelle messe a disposizione dalla Pirelli ai team), ma autore comunque di un tempo che autorizza a rizzare le antenne. Il suo 1:15.732, ottenuto in simulazione di qualifica, è infatti molto vicino a quello che un anno fa gli diede la pole position sullo stesso tracciato (1:15.406) e in ogni caso gli sarebbe valso una partenza in prima fila nella gara del 2019. Rimane comunque la sensazione di un dominio difficilmente contrastabile dagli altri, che pure scelgono di montare pneumatici nella configurazione soft non sperimentale. Sta di fatto, però, che chi lo fa è lontano 1.370 (è il caso di Esteban Ocon, secondo su Renault) o 1.606 (Lance Stroll, su quella Racing Point che tanto ha impressionato in questi giorni, anche per la sua evidente somiglianza proprio alla Mercedes di un anno fa).

Lavoro diverso per gli altri, a partire da un Max Verstappen stakanovista della mattinata, con i suoi 84 giri effettuati su Red Bull ma provando la sua monoposto sulla distanza. E infatti solo lui e Carlos Sainz (McLaren) scelgono le gomme hard, con cui il talentuoso olandese strappa il quinto posto e si mantiene al di sotto dei due secondi di distacco da Bottas. In casa Red Bull non c'è quindi molto da preoccuparsi, mentre chi inizia a tremare è la Ferrari: dopo i dubbi sulle prestazioni della SF1000 sollevatisi nei giorni scorsi, ora arriva anche l'allarme affidabilità. Sebastian Vettel è infatti costretto a rimanere per due ore fermo ai box, dopo che la sua Rossa lo aveva abbandonato in mezzo alla pista per una noia al motore. Necessaria la sostituzione della power unit, con tutto ciò che questo comporta: perdita di tempo importante per raccogliere dati utili per l'inizio di stagione e la preoccupazione per un propulsore che sicuramente dovrà essere uno dei punti di forza nella rincorsa al Mondiale prossimo a partire. La conseguenza è che il tedesco del Cavallino è colui che completa meno giri in assoluto tra i piloti al lavoro in mattinata: solo 40, oltretutto con un considerevole distacco di +2.652 dalla rivale Mercedes. Alle sue spalle il solo Nicholas Latifi, il debuttante della Williams a sua volta costretta a fermarsi per un guasto. Ma non è con la pur gloriosa scuderia britannica che deve confrontarsi una Ferrari in cui il lavoro da fare sembra davvero tanto.

F1, TEST BARCELLONA - DAY 3 (TEMPI MATTINA):

1. Valtteri Bottas (Mercedes), 1:15.732 (C5, 65 giri)
2. Esteban Ocon (Renault), +1.370 (C4, 76 giri)
3. Lance Stroll (Racing Point), +1.606 (C4, 52 giri)
4. Daniil Kvyat (AlphaTauri), +1.695 (C4, 59 giri)
5. Max Verstappen (Red Bull), +1.904 (C2, 84 giri)
6. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), +2.303 (C3, 65 giri)
7. Carlos Sainz (McLaren), +2.542 (C2, 73 giri)
8. Romain Grosjean (Haas), +2.648 (C3, 48 giri)
9. Sebastian Vettel (Ferrari), +2.652 (C3, 40 giri)
10. Nicholas Latifi (Williams), +3.272 (C3, 44 giri)