Lara Gut-Behrami risorge a Crans Montana. La svizzera torna a vincere una gara in Coppa del mondo a due anni dall'ultima volta e a tre dall'ultimo successo in discesa, precedendo sul podio la connazionale Corinne Suter (staccata di 80 centesimi) e l'austriaca Stephanie Venier. Quarta Petra Vlhova, mentre Federica Brignone delude e ottiene un 7° posto a +1.35 dalla vincitrice. Marta Bassino e Elena Curtoni al 9° e 10° posto.
Un'assolatissima e quasi tiepida Crans Montana saluta il ritorno a grandissimi livelli di Lara Gut-Behrami, vincitrice della Coppa del Mondo 2016 e reduce da stagioni quantomeno accidentate: era infatti dal 21 gennaio 2018 e dal Super-G di Cortina d'Ampezzo che non riusciva a prendersi una vittoria iridata. Che arriva in una della giornate più adatte da questo punto di vista, ossia davanti a un pubblico che la adora e che impazzisce per la sua prova sensazionale, con la seconda classificata (una delle superfavorite come Corinne Suter, altra eroina degli spalti elvetici) che rimedia l'importante distacco di 80 centesimi. Ulteriore dimostrazione di una gara sensazionale della Gut, letteralmente incollata al terreno con gli sci su un tracciato tutt'altro che semplice. Per ulteriori informazioni in merito, chiedere alle tante big incappate in piccole incertezze di ogni tipo.
A partire da una Federica Brignone che parte con il pettorale numero 1 e taglia il traguardo scuotendo la testa, già consapevole di una prova non proprio memorabile: la milanese trapiantata in Val d'Aosta scia al limite con la linea nella parte alta e si presenta al salto un po' arretrata, con il risultato di chiudere al 7° posto e con un distacco importante dalla vincitrice: +1.35. Se ne avvantaggia, anche se solo in parte, Petra Vlhova: la slovacca chiude quarta alle spalle della splendida austriaca Stephanie Venier e rosicchia qualche punticino in classifica generale alla nostra Brignone. Federica resta comunque seconda, a 77 punti dall'ancora assente Mikaela Shiffrin (che rimane a quota 1225), che invece è a +104 da Vlhova. Nella top 10 arrivano altre due italiane, Marta Bassino e Elena Curtoni: sono nona e decima a +1.36 e +1.37 da Lara Gut, il che significa che solo per uno e due centesimi si piazzano alle spalle di Brignone in una classifica estremamente compatta.
Più indietro Nicol Delago, sedicesima dopo essere atterrata in maniera estremamente scomposta sul salto finale riuscendo però a mantenersi in equilibrio tagliando il traguardo a +1.80. Continua dunque il periodo non semplicissimo per lei, cui fortunatamente si accompagnano alcuni importanti punticini iridati. Paura infine per la sfortunata austriaca Elisabeth Reisinger: la 24enne finisce rovinosamente contro le reti e urla dal dolore prima di essere soccorsa e poi trasportata in elicottero verso la più vicina struttura medica. Un momento certamente duro per tutte le colleghe, che non hanno nascosto la grande apprensione per le sue condizioni.