Unità d'intenti, identità di visioni, medesime ambizioni. Dopo il rincorrersi di voci e il susseguirsi di ipotesi e contro-ipotesi, a fare chiarezza sul Milan attuale e su quello futuro ci ha pensato (o provato) l'ad del club rossonero Ivan Gazidis. Un'intervista (alla Gazzetta dello Sport) per ribadire la compattezza della società, per sottolineare l'ottimo il rapporto costruttivo e propositivo con Boban e Maldini, per sgombrare il campo sui rumors relativi a un accordo già trovato con Rangnick (da più parti invece indicato come prossimo tecnico-manager dei rossoneri proprio per volontà di Gazidis in contrasto con i due ex giocatori rossoneri), per "difendere" il progetto di Elliott e rassicurare i tifosi milanisti. "Due anime nel Milan? Non è vero, non è vero, non è vero" ha sottolineato infatti Gazidis. "C’è una sola visione comune: avere un Milan moderno, che competa al vertice del calcio italiano e europeo, che giochi in futuro nel più grande stadio del mondo, con una chiara filosofia calcistica per ottenere i successi sul campo".
In merito poi alla questione della conduzione tecnica, Gazidis è stato particolarmente chiaro: Pioli sta facendo un ottimo lavoro, resta in pole per il futuro ma "essere l’allenatore del Milan è un obiettivo per tanti grandi allenatori" per cui tutto dipenderà dai risultati perché "la stagione è ancora aperta". Parlare ora di questo argomento, per Gazidis, è inutile perché prematuro.