La Norvegia trionfa nella staffetta femminile dei Mondiali di biathlon in corso ad Anterselva (Bolzano). Una gara dai due volti: nella prima parte l'Italia fa la lepre con Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer in gran spolvero; nella seconda le azzurre perdono tutto il vantaggio con le frazioni di Federica Sanfilippo e Michela Carrara, viceversa la Norvegia emerge nel finale con una super Marte Olsbu Røiseland. Completano il podio Germania e Ucraina.
Tutto secondo pronostico: la 4x6 km è della Norvegia, che in terza e quarta frazione può schierare pezzi da 90 come Tiril Eckhoff e Marte Olsbu Røiseland, in grado di fare la differenza anche dovendo recuperare distacchi che sembrano incolmabili. È soprattutto la medaglia d'oro dell'inseguimento a essere decisiva nell'ultima parte: si mangia in un amen il vantaggio dell'esperta polacca Magdalena Gwizdoń e con un ultimo poligono sontuoso si invola verso la vittoria, approfittando degli errori della svedese Hanna Öberg (che chiuderà quinta in lacrime, consolata proprio dalle norvegesi). Røiseland vince dunque comodamente: il tempo della Norvegia è di 1h 07:05.7. Seconda la Germania a +10.7 grazie a una super Denise Herrmann: la tedesca supera in brillantezza nel finale l'ucraina Olena Pidhrušna, che comunque porta la sua nazionale a podio. Se per l'Ucraina è la prima medaglia in questa rassegna iridata, per la Norvegia è il quarto oro: gli scandinavi dominano il medagliere davanti alla Francia, tra le delusioni della staffetta femminile (14esimo posto).
Il piano-gara dell'Italia è chiaro sin dallo schieramento delle azzurre: fuga iniziale con le star Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer per poi condurre una seconda parte in difesa, con Federica Sanfilippo e Michela Carrara a rintuzzare i prevedibili attacchi delle scandinave, ma anche di Ucraina, Repubblica Ceca e Germania. La strategia funziona a metà, perché se Vittozzi e Wierer fanno il vuoto nelle prime due frazioni, Carrara e (soprattutto) Sanfilippo gettano via il vantaggio con la poca lucidità a poligono e un ritmo certamente non al pari delle atlete migliori. Le due migliori rappresentanti del biathlon femminile italiano commettono un solo errore a testa nel poligono a terra: Vittozzi conferma di trovarsi più a suo agio in staffetta che nelle gare individuali in questo Mondiale, Wierer continua nel suo momento magico portando il distacco nell'ordine del minuto. Dorothea è fenomenale soprattutto nel poligono in piedi, mitragliando un 5/5 a velocità della luce. L'Italia a metà gara è prima con 57”9 sulla Russia e 1:08 su Russia e Norvegia, ma non basta a portare a casa il podio perché Sanfilippo, messa anche sotto pressione dalla rimonta delle avversarie, nel secondo poligono è costretta a due giri di penalità. Le rimanenti chances di podio svaniscono con l'ulteriore giro di penalità per Carrara nel poligono a terra.