LA CONFERENZA

Coronavirus, presidente Figc Gravina: "Probabile Serie A a porte chiuse già da domenica"

Il presidente federale: "Abbiamo chiesto che Inter-Ludogorets si giochi a porte chiuse, come tutta la Serie A"

L'emergenza Coronavirus è un tema caldo anche per quanto riguarda il calcio in Italia. I provvedimenti da adottare per salvaguardare la salute di atleti e tifosi sono saliti all'ordine del giorno nel Consiglio della Figc: "Vogliamo dare supporto ai nostri campionati - ha reso noto il presidente federale Gravina -. Abbiamo deciso di stoppare tutto ciò che comporta spostamenti nelle zone critiche". Novità anche per Inter-Ludogorets di Europa League: "Abbiamo chiesto che si giochi a porte chiuse".

La risposta del Governo in merito alla sfida europea dei nerazzurri è attesa nelle prossime ore, mentre decisioni ufficiali sono già state prese per quanto riguarda la Lega Pro: "Abbiamo rinviato il turno infrasettimanale e le gare della nona e decima giornata del Girone A e Girone B. Inoltre abbiamo annullato alcuni stage, tipo quello dell'Under 19, che riguardava le nostre Nazionali".

Per quanto riguarda le decisioni la Figc verranno prese in base a quelle del Governo: "Senza creare allarmismi, abbiamo chiesto di coordinare nel migliore dei modi le varie ordinanze che vengono emesse a livello regionale. Si deve navigare a vista rispetto a questa aggressione, collaborando per ottenere i migliori risultati e da questo abbiamo preso le decisioni che riguardano il nostro mondo, per vivere sereni questi momenti. Siamo cosciente che potrebbero anche esserci misure più restrittive in futuro da un momento all'altro".

Le richieste riguardano anche la Serie A: "Abbiamo chiesto di poter disputare a porte chiuse le sfide del massimo campionato - ha confermato Gravina -, cosa che dovrebbe accadere già dalla prossima giornata". 

Inter-Ludogorets si giocherà a Milano?
Sì.

C'è il rischio del blocco totale delle attività sportive?
Per il momento quello che emerge è una disposizione di sospensione delle manifestazioni sportive in alcune aree di Italia. Abbiamo dovuto diversificare le manifestazioni, da quelle aperte al pubblico e quelle no. Se ci sarà un peggioramento della situazione, attueremo le disposizioni governative. Navighiamo a vista con serenità.

La trasferta per i tifosi che provengono da zone contagiate è vietata?
Per il momento sì. C'è un divieto, ma non abbiamo parlato di rimborso biglietti. Sarà un aspetto economico importante da valutare, il Governo ha previsto una serie di risarcimenti.

Ipotizzabile un Juventus-Inter a porte aperte?
Sarei l'uomo più felice del mondo. A oggi mi sembra siano tutti allineati con la data del primo marzo per l'ordinanza governativa.

Nel resto del territorio nazionale si giocherà a porte aperte?
Ci atteniamo alle ordinanze e sono chiare, al di là del ricorso a porte chiuse o meno. La Lega Pro ha preso una decisione diversa dagli altri perché ha degli slot per gli infrasettimanali ancora disponibili.

Avete sul piatto possibilità alternative nel caso in cui non fosse sufficiente chiudere le porte al pubblico negli stadi?
Stiamo riflettendo. Stiamo cercando delle ipotesi che oggi non vale la pena affrontare.

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