VERSO JUVE-INTER

Juve-Inter: Conte, prima da ex allo Stadium. E Lukaku non segna mai alle big

Sarri vuole ripartire dopo Lione e si affida al solito Ronaldo e a capitan Chiellini

© lapresse

Tredici anni da giocatore e tre da allenatore, con tre scudetto consecutivi, con cui ha aperto il grande ciclo di vittorie della Juventus. Antonio Conte torna per la prima volta da grande ex nella sua Torino e lo fa alla guida dei nemici di sempre. Qui ha conosciuto la moglie, da queste parti ci sono gli amici di sempre, ma per una notte tutto questo non conterà e penserà solo al bene dell'Inter, che sogna di sfilare lo scudetto alla Vecchia Signora. I nerazzurri non vincono allo Stadium da 7 anni e mezzo e per centrare l'impresa il tecnico salentino punta forte su Romelu Lukaku, il pupillo fortemente voluto in estate che ha risposto alla fiducia a suon di gol.

Il gigante buono è già andato a segno in 23 occasioni in tutte le competizioni, ma gli resta un tabù da sfatare, visto che non segna quasi mai contro le big. Il suo bilancio stagionale è di zero gol in 5 gare contro le prime 5 della classifica: Lukaku è andato a secco contro Juve, Atalanta, Roma e nei 180 minuti giocati contro la Lazio. Una tendenza negativa che si porta con sé dai tempi della Premier League: in due anni e mezzo lo striminzito bilancio recita un solo centro in 25 gare contro le squadre di vertice, quello realizzato il 25 febbraio 2018, quasi due anni fa, contro il Chelsea, scherzo del destino proprio contro il suo più grande estimatore e attuale tecnico Conte.

In casa Inter c'è grande fiducia per il recupero di Samir Handanovic, unico superstite del 3-1 del 3 novembre 2012 sotto la gestione Stramaccioni. Con 22 reti incassate (seppur con una partita in meno), quella nerazzurra è la miglior retroguardia della Serie A. Eriksen dovrebbe partire dalla panchina, preferendo Conte andare sul sicuro con il collaudato trio Vecino-Brozovic-Barella.

Sul fronte Juventus, sono giorni difficili per Maurizio Sarri. La sconfitta di Lione è certamente rimediabile, ma a lasciare scorcertati è stata la modalità: primo tempo in balia dei francesi e squadra che si è svegliata solo negli ultimi 20', senza mai però tirare nello specchio della porta. La Ronaldo dipendenza è ormai conclamata e il tecnico punta proprio sulla vena realizzativa del fenomeno portoghese, a segno in Serie A da 11 gare consecutive, per respingere l'assalto dell'Inter. E per far fronte a una fragilità complessiva in difesa, ecco che a guidare la difesa ci sarà Giorgio Chiellini, il capitano di mille battaglie. Dopo la manciata di minuti con il Brescia, lo spezzone con la Spal e il riposo contro il Lione, il guerriero bianconero è pronto a ruggire e ad alzare il muro davanti a Lukaku e Lautaro.

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