L'Atletico Madrid non va oltre l'1-1 a Barcellona sul campo dell'Espanyol: dopo l'autogol di Savic al 24', il gran sinistro di Saul al 47' ristabilisce la parità. Colchoneros quinti in Liga, superati dal Getafe (che batte per 1-0 il Maiorca). Vince invece il Siviglia, che rimane terzo in classifica dopo il complicato 3-2 casalingo sull'Osasuna: dopo i gol di En-Nesyri e Ocampos gli ospiti rimontano con Aridane e Torres. Decisivo al 93' En-Nesyri.
ESPANYOL-ATLETICO MADRID 1-1
Continua a velocità ridotta la rincorsa Champions dell'Atletico Madrid. I Colchoneros raccolgono infatti un solo punticino sul campo dell'Espanyol ultimo nella Liga. E anzi sono costretti a recuperare dopo il vantaggio catalano scaturito da uno svarione difensivo. I rojiblancos oltretutto perdono in maniera abbastanza importante con i decaduti avversari nel conteggio delle occasioni da gol, pur dominandoli nel possesso palla (che sfiora il 65%). Così al 5' l'Espanyol spera con l'occasione di Bernardo e dopo aver chiuso ogni spazio all'Atleti passa al 24': sul cross dalla destra Savic è in anticipo sugli attaccanti dell'Espanyol, ma si rinvia clamorosamente il pallone addosso confezionando un goffo autogol. E solo un grande Oblak impedisce poi a Sanchez di raddoppiare ancora prima dell'intervallo. L'Atletico Madrid non ci sta e in apertura di ripresa pareggia subito con una prodezza di Saul, che di sinistro sfrutta un pallone rinviato dall'Espanyol dopo un calcio da fermo dei Colchoneros. Ma dopo il pareggio di fatto l'Atletico Madrid si spegne, tanto che è soprattutto l'Espanyol ad andare più vicino al nuovo vantaggio: ci prova di testa Bernardo su corner, ma non riesce a trovare la porta. E ancora lui è poco preciso a meno di due minuti dal novantesimo. Finisce così, con l'Atletico Madrid che raccoglie un punticino da una trasferta che certamente era iniziata con diversi presupposti.
MAIORCA-GETAFE 0-1
Affronteranno l'Inter in Europa League, intanto continuano a stupire in una Liga che li vede quarti e in lizza per partecipare alla prossima Champions League. Sono gli Azulones del Getafe, lontani una decina di km da Madrid ma che si stanno tramutando in un piccolo incubo per i "quasi cugini" dell'Atletico Madrid. La loro vittoria ottenuta alle Baleari contro il Maiorca vale infatti il controsorpasso sui Colchoneros e il ritorno nei quartieri altissimi della classifica, con l'Atleti di nuovo quinto. La partita non è facile, nonostante il Maiorca sia terzultimo e pesantemente invischiato nella lotta per non retrocedere. Il primo quarto d'ora vede una sola squadra in campo: il Getafe. Il Maiorca però in qualche modo resiste e prova ad alzare il proprio ritmo, se non altro interrompendo il dominio degli ospiti. Cui comunque manca sempre l'ultimo, decisivo tocco (solo a un paio di minuti dall'intervallo Etebo ha lo spazio per provarci dalla distanza). Il match insomma è complicato, e dopo un intervento decisivo di Reina su Etebo, a risolverlo è Maksimovic di testa al 67'. Trovato il gol che cercava, il Getafe controlla il risultato e non corre mai reali rischi, sul campo di un Maiorca che mai impegna realmente Soria e nel finale vede anche l'espulsione di un nervosissimo Salva Sevilla (peraltro già in panchina da diversi minuti).
ATHLETIC BILBAO-VILLARREAL 1-0
L'Athletic Club prevale sul Villarreal e accorcia in classifica, portandosi a -4 dal rivali nella partita che poteva rilanciare El Submarino Amarillo nella rincorsa europea. E invece il sesto posto ora si allontana, e con lui anche la speranza di tornare nelle coppe. Gli ospiti iniziano con il piede giusto, ma Alberto Moreno tutto solo davanti a Unai Simon non riesce a battere il portiere dei baschi. L'Athletic risponde con Raul Garcia (altissima la sua conclusione), ma dall'altra parte c'è Parra che sfiora il palo con la conclusione dal limite. Partita quindi estremamente equilibrata, che si sblocca però solo nella ripresa quando Inaki Williams viene fermato in area da una deviazione di braccio di Torres: l'arbitro assegna il rigore e Raul Garcia lo trasforma al 56'. Dieci minuti dopo la scena potrebbe ripetersi, quando è l'ex napoletano Albiol a deviare in area un pallone con il braccio. Questa volta è però Williams a presentarsi sul dischetto, con Asenjo che riesce a parargli il rigore. Il mancato raddoppio dei padroni di casa non risveglia però il Villarreal, che anzi trascorre il resto della partita soprattutto subendo le iniziative dei baschi: il protagonista dell'ultimo quarto d'ora è quindi Asenjo, decisivo su Inigo Martinez, Sancet e Capa. E il risultato non cambia più.
SIVIGLIA-OSASUNA 3-2
Nella maniera più incredibile e in controtendenza per come si era messa la partita nella prima ora, il Siviglia strappa tre punti fondamentali nella corsa alla Champions League, ma lo spettacolo non è piaciuto al Ramón Sánchez Pizjuán, che seppur esultando per la vittoria riserva numerosi fischi all'uscita per i suoi beniamini. E dire che la gara si era messa alla perfezione per gli andalusi: Lopetegui fa ampio turnover per tenere a riposo chi si è guadagnato il passaggio del turno in Europa League. Fuori dunque Suso, ma anche Reguilon, Diego Carlos e de Jong, che si aggiungono all'infortunato Vaclik. Gioca Fernando ma il prezioso equilibratore, tentando un recupero in difesa, si fa male alla coscia destra: almeno l'andata degli ottavi di Europa League contro la Roma è a grosso rischio. Infortuni a parte, sembra una giornata rosea per il Siviglia, che va al riposo su un comodo doppio vantaggio. Apre le danze En-Nesyri al 13' su un contropiede iniziato e condotto alla perfezione da Oliver Torres, raddoppia Ocampos nell'unico minuto di recupero di un primo tempo dominato dai padroni di casa.
La ripresa si apre con l'espulsione (suggerita dal Var) del portiere ospite Herrera, che colpisce con un braccio fuori dall'area per fermare Ocampos (53'): paradossalmente, la superiorità numerica finisce per cullare troppo sugli allori il Siviglia. E dunque l'Osasuna reagisce alla grande, segnando con un colpo di testa di Aridane, dimenticato da Vazquez e Gudelj sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal destro sempre velenoso di Roberto Torres. È proprio il numero 10 a siglare l'incredibile 2-2 su un calcio di rigore concesso (ancora su intervento del Var) per un mani di Escudero al limite dell'area. Lo psicodramma sembra completo: Lopetegui, che aveva già inserito Suso, butta nella mischia anche de Jong ma arrivano solo azioni confuse. Su una di queste, però, il Siviglia sfonda: al 93' Kounde gioca di sponda e serve En-Nesyri, la cui girata è deviata da un difensore e si infila in porta, per la disperazione dei giocatori dell'Osasuna che erano andati a un passo dall'impresa.