Il Manchester City centra i quarti di finale di FA Cup battendo a Hillsborough un volitivo Sheffield Wednesday con il minimo scarto: dopo una partita non facile è Sergio Aguero a decidere l'1-0 finale. Fatica anche il Leicester City, che batte in casa il Birmingham City per 1-0 grazie al colpo di testa di Ricardo Pereira all'82'. Cade invece a Londra il Tottenham di Mourinho: dopo l'1-1 dei 120 minuti, ai rigori passa il Norwich.
SHEFFIELD WEDNESDAY-MANCHESTER CITY 0-1
Era il 2000 e per l'ultima volta nella sua storia il glorioso Sheffield Wednesday, quattro volte campione d'Inghilterra, disputava la Premier League. L'anno dopo lo raggiungeva nella B inglese un certo Manchester City, che però da allora di titoli di campione d'Inghilterra ne ha ottenuti altrettanti (4), mentre gli Owls non sono più riusciti a tornare nella elite del calcio inglese. A Hillsborough c'è quindi in palio ben più di un semplice quarto di finale di FA Cup, e i padroni di casa onorano al meglio la sfida davanti agli uomini di Guardiola. Che peraltro si affida ai migliori, soprattutto in avanti (ci sono regolarmente Aguero, Gabriel Jesus e Mahrez). Sono proprio Aguero e Mahrez i primi a creare pericoli nell'area dei padroni di casa, che poi prendono coraggio e in particolare con Jacob Murphy iniziano a mettere nel mirino la porta di Bravo (che comunque non deve intervenire). Il City aspetta, ma a sua volta non riesce a essere incisivo in avanti: Cancelo viene murato al momento del tiro, l'incornata di Gabriel Jesus è larga, Aguero è impreciso nel cross verso il compagno di squadra brasiliano. Poi Mahrez anticipa tutti su corner, ma colpisce la traversa. Non sarà l'ultimo legno della partita per gli ospiti, che a inizio ripresa vedono il missile di Mendy schiantarsi sul palo. Il gol però è ormai nell'aria e lo trova Aguero al 53', quando controlla il pallone profondo di Mendy e libera un sinistro non irresistibile ma su cui pasticcia il portiere di casa Wildsmith. Non occorre altro al City, che sfiora il raddoppio con Stones e Mahrez con Wildsmith che si riscatta (prodigioso in particolare il secondo intervento). A tempo scaduto è quindi Sterling a sprecare tutto, ma i Citizens passano e i padroni di casa lasciano la competizione a testa alta e con il minimo scarto. In qualche modo possono essere tutti felici, o quasi.
LEICESTER CITY-BIRMINGHAM CITY 1-0
Una è la grande favola del calcio inglese, l'altra è uscita da diversi anni dai radar, eppure la differenza al King Power Stadium si vede fino a un certo punto: il sorprendente Leicester di Brendan Rodgers ha infatti bisogno di un episodio favorevole per risolvere il rebus Birmingham, con gli avversari (relegati nella cadetteria inglese) che a lungo tengono testa alle Foxes e potrebbero addirittura vincere una sfida e proseguire il proprio sogno. Stroncato, però, a meno di dieci minuti dal 90'. La partita è chiusa, e il fatto che si giochi sul campo di una squadra autorevolmente in zona Champions non spaventa gli ospiti, che pure non frequentano la Premier League dal 2011. La prima occasione delle Foxes arriva sul piede di Praet, ma l'ex Sampdoria viene murato. Quindi è Maddison a provare due volte a spaventare i Bluenoses, che non si scompongono e anzi si portano coraggiosamente in avanti: Mrabti e Hogan mettono in apprensione la difesa del Leicester, nonostante Schmeichel non corra reali pericoli per oltre mezz'ora: arrivano anche le conclusioni di Jutkiewicz e Dean, ma non trovano la porta. Dopo la fiammata di Ricardo Pereira per il Leicester, arriva quindi la più nitida occasione per il Birmingham, ma Schmeichel è attento su Pedersen. Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, con un Leicester contratto e gli ospiti che sognano l'impresa. Dopo un'ultima fiammata di Colin, però la partita cambia improvvisamente: Chilwell trova spazio in area e sfiora il palo, il Birmingham si spaventa e arretra fatalmente il baricentro. Un invito a nozze per il Leicester, che sfiora il vantaggio con una punizione pericolosissima di Maddison, che successivamente colpisce anche la traversa con una botta dalla distanza. Viene quindi annullato un gol a Iheanacho per fuorigioco, ma va diversamente all'82': il Leicester si rende protagonista di una lunga azione in cui i padroni di casa non riescono a liberare l'area, alla fine ne approfitta Albrighton che riesce a crossare per la testa di Ricardo Pereira. La partita però non è finita e solo a recupero già ampiamente iniziato il Birmingham si arrende, cioè quando Jutkiewicz spara sopra la traversa un ottimo pallone. Ma nonostante l'eliminazione diventi certa al triplice fischio dell'arbitro, gli applausi per i Bluenoses rimangono.
TOTTENHAM-NORWICH CITY 1-1 (3-4 DCR)
Si sono fatte compagnia nella finale di Champions League nello scorso mese di giugno, ora abbandonano entrambe la FA Cup già agli ottavi di finale. Il Tottenham va a fare compagnia al Liverpool tra le big eliminate con grande anticipo dalla Coppa d'Inghilterra, e se possibile il tonfo dei londinesi fa ancora più male di quello dei rivali Reds: perché arriva tra le mura amiche, e anche per mano di un Norwich che una grande non lo è. Mourinho si affida a Lucas Moura e Lo Celso insieme a Dele Alli, ma è in particolare l'argentino ad apparire ispirato nei primi minuti: è infatti lui a costringere Krul alla prima parata importante del match e soprattutto a incaricarsi della punizione che permette a Vertonghen di portare in vantaggio il Tottenham al 13'. Nel prosieguo del primo tempo è quindi Lucas a rendersi pericoloso con un'iniziativa che non viene però premiata da nessun compagno, prima che il Norwich si proponga finalmente in avanti costringendo Vorm alla gran parata su Buendia. Gli ospiti ci riprovano con Vrancic, chiuso in corner, quindi è Krul a tenere in partita i Canaries opponendosi da campione a Lucas Moura. Sembrano solo due squilli dovuti principalmente a una reazione d'orgoglio, ma non è affatto così: la ripresa inizia infatti tutta all'insegno del Norwich, pericoloso nel giro di una manciata di minuti con Aarons, Buendia e poi Vrancic (quest'ultimo manda un calcio di punizione di un soffio sopra la traversa). Mourinho capisce che il momento è topico e si gioca la carta Lamela, in campo al posto di Lucas, ma non basta: al 79' infatti McLean libera un siluro da fuori area, Vorm lo respinge come può e in qualche modo Drmic lo ribadisce in rete. Gli Spurs provano a reagire, ma si va ai supplementari, dove Lo Celso e Gedson Fernandes non fanno altro che esaltare ulteriormente i riflessi di Krul. E la lotteria dei rigori premia un Norwich certamente meno teso: proprio McLean si fa parare il tiro da Vorm, ma Lamela centra la traversa. Poi Krul ipnotizza Parrott e Gedson Fernandes, e il Norwich può fare festa.