In una stagione tormentata come questa, il Milan poteva consolarsi con un dato: da parecchi mesi non perdeva in casa. Cancellato anche questo dato da un Genoa attento, pragmatico, ordinato e pronto a ripartire, in vantaggio quasi subito con Pandev, avanti 2-0 all'intervallo con Cassata, incapace di reagire se non con una zampata di Ibrahimovic in mezzo all'area prima di un finale opaco, disordinato, senza idee.
LA PARTITA
L'incubo della stagione rossonera sembra non avere fine. Nella domenica inverosimile del calcio italiano, il Milan continua a navigare in una mediocrità anche troppo verosimile. Un'ennesima giornataccia che si configura da subito, con una serie di tentativi improvvisati e privi di senso compiuto, quasi tutti basati sulle idee di Ibrahimovic e quasi tutti cestinati dalla scarsa collaborazione dei compagni di reparto. Aria pesante, che sembra risentire più del terremoto societario andato in onda durante la settimana che delle rassicurazioni di facciata a favore di un Pioli che sostanzialmente è già arrivato alla retta finale della sua avventura rossonera. Atteggiamento generale poco adatto a una partita di campionato, sia pure con le possibili attenuanti legate alla particolare condizione di San Siro. Tutto vero, ma il Milan del primo tempo è pesantemente insufficiente, in quasi tutti i suoi uomini.
Realista e intelligente il modo di approcciare la partita studiato da Nicola. Grande attenzione alla chiusura degli spazi, ripartenze molto incisive soprattutto con Sanabria, cercato in tutte le occasioni possibili. Sulla parte destra del settore offensivo semina rossoneri con disinvoltura, trova scarsa resistenza sia da Theo Hernandez sia da quelli che dovrebbero dargli una mano. Un tema che viene sviluppato con successo fin da subito. Poco più di 6 minuti e il Genoa è in vantaggio, proprio con Sanabria scatenato sulla fascia destra e assist perfetto per Pandev, che spinge la palla in porta da due passi sorprendendo una difesa rossonera totalmente immobile. La reazione del Milan non ha certo la furia che ci si potrebbe aspettare, si arena al limite dell'area avversaria. Un paio di volte ci pensa Perin, per il resto i rossoneri ci pensano da soli buttando via tutto quello che si può buttare. Tutt'altro che casuale il gol del raddoppio rossoblù prima che finisca il primo tempo. Il tema è lo stesso, un'incursione sulla fascia destra con palla bassa in mezzo e inserimento di Cassata, perfetto.
Non ci sono grandi differenze tra il canovaccio del primo tempo e quello del secondo. Pioli prova a cambiare qualcosa, fuori gli spentissimi Rebic e Calhanoglu, dentro Leao e Bonaventura. Ma rimane più o meno tutto invariato. Il Genoa continua controllare la partita senza affanni di sorta, continua a cercare Sanabria. Però c'è sempre la variabile Ibrahimovic e se si ha la fortuna di creare qualche mischia in area avversaria, i centimetri e i chili dello svedese possono fare la differenza. Arriva proprio così il gol dell'1-2, affollamento esagerato in area avversaria risolto da una zampata di Ibra. Qui Pioli urla ai suoi di utilizzare l'unica arma a disposizione: palla a Ibrahimovic e tutti vicino a lui, tanto le prende tutte. Sì, le prenderà anche tutte, ma non sempre lo fa con l'efficacia che ci si aspetta, soprattutto quando i compagni di squadra non riescono a capire i suoi suggerimenti. E così è difficile raddrizzare le partite.
LE PAGELLE
PANDEV 6,5 - L'andatura non è mai stata l'immagine dell'eleganza, ma quanto è ancora efficace questo stagionatissimo bomber che continua a farsi trovare puntuale quando viene chiamato in causa dalle iniziative dei compagni. Perfetto nel tocco che porta il Genoa avanti 1-0.
SANABRIA 7 - Se va avanti così, andrebbe riscattato (per 20 milioni) e rivenduto. Preziosi ci guadagnerebbe non poco. Attaccante atipico ma efficace, parte da lontano e arriva dove deve arrivare, con una proprietà d palleggio che incanta.
IBRAHIMOVIC 6,5 - Dopo l'avviso ai naviganti dei giorni scorsi cerca di dare qualche scossa alla squadra. Tanto per cominciare si sbraccia e sbraita quando qualcuno non svolge il movimento giusto. Poi sale in cattedra, facendo più il trequartista che il centravanti. Non sempre trova collaborazione nel resto della squadra e allora ogni tanto si rimette e gesticolare, pur restando sempre e comunque l'elemento più pericoloso.
HERNANDEZ 5 - Parte con una timidezza inusuale, poi viene scrollato da Pioli e prova a rispondere in questo modo, poi precipita di nuovo in una gara confusionaria, poco produttiva, sia in fase offensiva sia in fase difensiva.
CALHANOGLU 5 - In teoria viene schierato nella posizione che dovrebbe essere più adatta alle sue caratteristiche, quella di trequartista. Però sembra quasi intimorito dalle incursioni di Ibrahimovic dalla sua parte, si mangia anche un gol che potrebbe indirizzare diversamente la partita.
CASSATA 7 - Sta diventando un giocatore di elevata qualità, un tuttocampista di quelli che risolvono un sacco di problemi agli allenatori. Bravissimo anche nel lavoro di quantità in mezzo al campo, preciso nelle incursioni come quella che porta al gol del 2-0 per la sua squadra.
BEGOVIC 5 - Si vede chiaramente che non ha un'intesa con i quattro che gli giocano davanti. Senza errori clamorosi o evidenti, si fa cogliere impreparato dalla incursioni genoane e non sembra proprio dare sicurezza al reparto.
REBIC 5 - Dopo aver tenuto in piedi il Milan per un lungo periodo con i suoi gol, incappa in una giornata negativa, nella quale capisce poco fin dai primi minuti e ancora meno fino al momento di essere sostituito.
TABELLINO
MILAN-GENOA 1-2
MILAN (4-2-3-1): Begovic 5; Conti 5,5 (46' st Calabria sv), Gabbia 6, Romagnoli 5, Hernandez 5; Kessie 5,5, Bennacer 6; Castillejo 5,5, Calhanoglu 5 (11' st Bonaventura 6), Rebic 5 (12' st Leao 5,5); Ibrahimovic . A disp.: A. Donnraumma, Soncin, Musacchio, Laxalt, Biglia, Brescianini, Saelemaekers, Paquetà. All. Pioli 5.
GENOA (3-5-2): Perin 6,5; Romero 6,5, Soumaoro 6,5, Masiello 6; Biraschi 6,5, Behrami 6,5 (18' st Jagiello 6), Schone 6 (12' st Sturaro 6,5), Cassata 7, Criscito 6; Sanabria 7, Pandev 6,5 (34' st Pinamonti sv). A disp.: Marchetti, Zapata, Barreca, Goldaniga, Ankersen, Eriksson, Iago Falque, Destro, Favilli. All.: Nicola 7.
Arbitro: Doveri.
Marcatori: 7' pt Pandev (G), 41' st Cassata (G), 31' st Ibrahimovic (M)
Ammoniti:
Espulsi:
LE STATISTICHE
Il Genoa ha vinto tre delle ultime quattro partite di Serie A (1P), tante quante nelle precedenti 32 (3V, 12N, 17P).
Il Genoa ha vinto due trasferte consecutive di Serie A per la prima volta da febbraio 2018 - in quel caso con Davide Ballardini.
Il Milan ha interrotto una striscia di sei match interni senza sconfitta in campionato (dal match perso 1-2 v Lazio) - con Pioli alla guida i rossoneri hanno ottenuto in 10 match in casa 3V, 5N, 2P.
In otto sfide contro il Genoa in Serie A Zlatan Ibrahimovic ha preso parte a sette reti (quattro gol e tre assist).
A partire dal suo primo arrivo in rossonero (agosto 2010) ad oggi, Zlatan Ibrahimovic ha realizzato 45 gol in Serie A, più di ogni altro giocatore del Milan nel periodo.
Goran Pandev è il miglior marcatore del Genoa in questo campionato (7 reti al pari di Domenico Criscito).
7° gol di Pandev in questo campionato, nelle sue ultime 10 stagioni di Serie A non ha mai fatto meglio (sette anche nel 2013/14 con il Napoli).
Antonio Sanabria ha preso parte attiva a cinque gol in questo campionato - tutti in trasferta (tre reti e due assist) - quattro di questi sono arrivati con Davide Nicola alla guida.
Con l'esordio dal primo minuto di Asmir Begovic il Milan ha schierato titolari ben tre portieri in questo campionato - l'ultima volta risaliva al 2013/14 in Serie A (Abbiati, Gabriel e Amelia in quel caso).
Nessuna squadra di questa Serie A ha schierato più portieri titolari del Milan (tre).