"La Serie A sfrutti tutte le date a disposizione fino al 31 maggio, con lo scivolamento del calendario". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina in caso di ripresa delle partite, con l'obiettivo "di portare a termine il campionato". L'indicazione del termine temporale, contenuta nel comunicato al termine del consiglio federale, ipotizza dunque lo slittamento di una settimana della fine della stagione, a ridosso della data prevista per l'avvio di Euro 2020, prevista per il 12 giugno. L'Italia di Roberto Mancini esordirà proprio il 12 all'Olimpico di Roma contro la Turchia.
"Qualora l'emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, il presidente Gravina ha sottoposto all'attenzione delle Leghe interessate alcune ipotesi su cui discutere nella riunione, già fissata, del Consiglio Federale del 23 marzo pv. Senza alcun ordine di priorità, un'ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di Campione d'Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee; un'altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell'interruzione; terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i playoff per il titolo di Campione d'Italia ed i playout per la retrocessione in Serie B".
In conseguenza di quanto disposto dal DPCM firmato il 9 marzo - si legge nel comunicato - il Consiglio ha sospeso le partite organizzate dalle Leghe in programma su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile. Stante l'attuale situazione, anche alla luce delle auspicabili ulteriori disposizioni governative per agevolazioni fiscali e contributive, il Consiglio ha conferito delega al presidente federale per allineare le disposizioni della FIGC in materia e per valutare, ed eventualmente emanare, il differimento delle scadenze per l'iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno.