Emre Can, veleno su Sarri: "Una chiamata di 20 secondi, ecco perché ho lasciato la Juve"

A Kicker il centrocampista del Dortmund torna sulla fine della sua avventura in bianconero a gennaio e punta il dito sull'ex tecnico

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Nuova vita calcistica al Borussia Dortmund per Emre Can ma l'amarezza per come si è chiusa la sua avventura alla Juve dopo un anno e mezzo è ancora tanta. E nel mirino del centrocampista tedesco c'è Maurizio Sarri: "Con una telefonata di 20 secondi mi ha annunciato che non sarei stato inserito nella lista Champions - ha raccontato a Kicker - Dopo quella telefonata, mi è stata negata ogni possibilità".

"Sarri questa estate è arrivato e non ci ha allenato in prima persona a causa della polmonite per diverse settimane - ha proseguito Emre Can, che a gennaio si è trasferito al Dortmund dalla Juve con la formula del prestito oneroso (1 milione) con obbligo di riscatto (fissato a 25) - Dopo quella telefonata, mi è stata negata ogni possibilità. Pensavo fosse ingiusto e per questo ho deciso di trasferirmi a gennaio. Ma questa decisione non c'entra nulla con il club, né con i tifosi: la Juve è una grande società ("E' stato un onore rappresentare questo grande club", ha detto il giorno dell'ufficialità del suo addio al bianconero"). Volevo tornare nuovamente a giocare a calcio. Ovviamente anche la possibilità di partecipare all'Europeo ha inciso, voglio far parte della nazionale tedesca".

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