A poche ore di distanza dalla cancellazione del GP d'Australia, saltano altre due gare del campionato di F1. Anzi, per la precisione sono state rinviate. Si tratta delle prove previste in Bahrain, dove si sarebbe dovuto comunque correre a porte chiuse, il 22 marzo e in Vietnam il 5 aprile. La Fia ha annunciato il loro spostamento a data da destarsi. Non sarà facile trovare uno spazio vuoto in un calendario che comprende oltre venti appuntamenti.
Lo aveva ammesso anche lo stesso Chase Corey, numero uno di Liberty Media, motivando la cancellazione di Melbourne. "Tutti vogliono una risposta, ma non puoi forzarla dato che non l'abbiamo. La F1 sta affrontando una serie di complessità. Non credo che a questo punto sia produttivo entrare in ipotesi", aveva detto ammesso Carey.
Secondo alcuni, la stagione non avrà inizio fino al 7 giugno, data del Grand Prix dell'Azerbaigian a Baku. Ma ci sono cinque GP di F1 sul calendario prima di allora allora, tra cui quello di Spagna e Monaco e i divieti di viaggio o le restrizioni a causa del crescente tributo della pandemia di coronavirus stanno rendendo difficili le previsioni.
"Nei prossimi giorni, ci occuperemo chiaramente degli eventi che devono ancora venire. È una situazione difficile da prevedere. Cercare di guardare oltre e fare questo tipo di previsioni, quando sta cambiando così in fretta, è una sfida", ha aggiunto.
Con 22 gare programmate da marzo a novembre e diffuse dall'Australia, all'Asia, al Medio Oriente e all'Europa alle Americhe, il grado di difficoltà nel trovare le date giuste è molto alto. "Siamo uno sport in giro per il mondo che ha davvero iniziato a spostare tutto qui lo scorso fine settimana", ha concluso Carey,