VITTIMA ILLUSTRE

Coronavirus, è morto l'architetto Gregotti: tra le opere il nuovo Ferraris di Genova e il Montjuic di Barcellona

L'urbanista si è spento in ospedale a Milano a 92 anni per le complicanze del nuovo virus

Il Covid-19 si è portato via uno dei più grandi architetti italiani: Vittorio Gregotti. L'urbanista si è spento all'età di 92 anni dopo essere stato ricoverato a Milano per una polmonite legata al coronavirus. Architetto di fama internazionale, Gregotti tra le tante opere realizzate vanta anche la progettazione del nuovo Luigi Ferraris di Genova e la ristrutturazione dello stadio olimpico Montjuic di Barcellona.

Nato a Novara nel 1927, Gregotti con le ristrutturazioni agli stadi di Genova e Barcellona nel 1989 legò il suo nome anche al mondo del calcio, anche se le sue progettazioni hanno toccato diversi campi.

Restando allo sport, Gregotti ha progettato il PalaBabele di Cantù, ma il suo contributo più grande lo ha dato proprio tra Genova e Barcellona. In vista dei Mondiali di Italia '90, Gregotti ha progettato la ristrutturazione del Luigi Ferraris, modificando tutto e lasciando solo l'originale ingresso in tribuna. In questo modo ha realizzato un tipico stadio alla inglese, con le gradinate a ridosso del campo e una capienza ridotta.

Importante anche l'intervento di ampliamento allo stadio Olimpico Lluis Companys, conosciuto ai più come Montjuic di Barcellona. Il progetto realizzato insieme ad un gruppo di architetti catalani prevedeva l’abbassamento del terreno di gioco di 12 metri e la costruzione di un’altra gradinata sotto quella già esistente, a sezione parabolica e perfettamente ellittica. Qui l'Espanyol ha giocato 12 anni, fino al 2009.