Dietmar Hopp è il patron dell'Hoffenheim che un paio di settimane è finito sulle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi europei perché vittima di una assurda e violenta campagna d'odio da parte degli ultras di diverse squadre delle Bundesliga tedesca. Ma Dietmar Hopp non è solo il numero uno della squadra di Sinsheim, nel Baden-Württemberg: è infatti anche il principale investitore di Curevac, la compagnia che oggi che oggi in collaborazione con il ministero tedesco della salute si sta occupando della realizzazione del vaccino contro il Covid-19, ed è stato lui (riporta il Der Spiegel cui fa eco negli Stati Uniti il New York Times) a dire il no più netto e perentorio al presidente americano Donald Trump: no alla possibilità che il vaccino, una volta trovato, diventasse proprietà esclusiva degli Stati Uniti a suon di milioni, anzi miliardi, di dollari. Quando il vaccino sarà trovato, è stata la risposta di Hopp, sarà patrimonio pubblico mondiale.
Hopp - riporta sempre Der Spiegel - avrebbe infatti precisato che la Curevac sta studiando il vaccino contro il coronavirus per “aiutare la gente non solo in alcune regioni o Stati, ma in maniera solidale in tutto il mondo”.