Arturo Diaconale torna a parlare delle prospettive future della Serie A e non indietreggia rispetto ai concetti espressi una settimana fa: "C'è chi presenta la questione dello stop agli allenamenti come una divisione tra chi si preoccupa della salute dei giocatori e chi pensa solo alla classifica. La questione è invece mal posta: dietro ai presunti virtuosi c'è l'interesse a bloccare tutto per arrivare ad annullare il campionato o cristallizzare l'attuale classifica o ancora introdurre i playoff (a quattro, sei o addirittura dodici squadre) per dare un'occasione di salvataggio alle squadre che hanno deluso nel 2019/20" si legge sul profilo personale Facebook del responsabile comunicazione della Lazio.
Diaconale, che precisa ancora una volta come sia il suo pensiero e non quello della Lazio ("Lotito ha dimostrato fin troppo bene che quando c’è da esprimere la propria voce non si tira certamente indietro"), poi riprende le parole di Balotelli: "Non è mai stato simpatizzante laziale eppure ha scelto il comportamento antagonista a quello 'virtuoso' affermando che il campionato è stato bloccato solo dopo che la Lazio è diventata seconda. Finire con regolarità quello che è iniziato, come ha detto Gravina, sarebbe la soluzione di maggiore buon senso".
Infine, la frecciata al governo del calcio: "Il rischio è che si torni ancora una volta a ingenerare negli italiani il sospetto che la repubblica calcistica italiana sia sempre e comunque retta da una monarchia e che la sorte dei campionati finisca con l’essere sempre decisa dalla subordinazione ad essa!"