Si fa più probabile i rinvio dell'Olimpiade giapponese per l'emergenza coronavirus. In giornata si è tenuta una riunione d'emergenza dell'esecutivo del Cio, che in un comunicato ufficiale ha ammesso di pensare alla possibilità di rinviare i Giochi di Tokyo 2020, probabilmente di alcune settimane, ma comunque entro la fine dell'anno. Ecco parte del comunicato ufficiale: "Il CIO, in pieno coordinamento col comitato organizzatore di Tokyo, le autorità giapponesi e la città, avvierà discussioni approfondite sulla situazione sanitaria mondiale e sul suo impatto sui Giochi Olimpici, tra cui il possibile rinvio. Il CIO intende portare a conclusione le discussioni entro le prossime quattro settimane. La cancellazione dei giochi non risolverà alcun problema, perciò non è all'ordine del giorno",
Nella nota diffusa dopo l'esecutivo straordinario, il Comitato olimpico internazionale fa dunque sapere che "in pieno coordinamento e partenariato con il Comitato organizzatore di Tokyo 2020, le autorità giapponesi e il governo metropolitano di Tokyo, avvierà discussioni dettagliate per completare la valutazione del rapido sviluppo della situazione sanitaria mondiale e il suo impatto sui Giochi olimpici, compreso un eventuale rinvio. Il Cio è fiducioso di aver portato a termine queste discussioni entro le prossime quattro settimane e apprezza molto la solidarietà e la collaborazione di comitati olimpici e federazioni nel supportare gli atleti e adattare la pianificazione dei Giochi".. "Tuttavia, la cancellazione non è in agenda".
LA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CIO THOMAS BACH
"Le vite umane hanno la precedenza su tutto, inclusa la messa in scena dei Giochi. Il Cio vuole far parte della soluzione. Pertanto abbiamo reso il nostro principio guida per salvaguardare la salute di tutti i soggetti coinvolti e per contribuire a contenere il virus. Vorrei - scrive Bach - e tutti stiamo lavorando per questo, che la speranza espressa da così tanti atleti, comitati olimpici e federazioni di tutti e cinque i continenti sia soddisfatta. Spero che alla fine di questo tunnel che stiamo attraversando, senza sapere per quanto tempo, la fiamma olimpica sia la luce".
Anche il Comitato Olimpico Internazionale, dunque, si è sostanzialmente arreso all'evidenza: a questo punto molto difficilmente l'Olimpiade di Tokyo andrà in scena dal 24 luglio al 9 agosto come da programma. Ma l'intenzione, come appare chiaro dal comunicato, resta comunque quella di far svolgere i Giochi nella terra del Sol Levante prima della fine dell'anno. Troppe le pressioni internazionali e quelle dei comitati olimpici nazionali per continuare a resistere o posticipare ogni decisione. Oltre alle complicazioni legate all'emergenza sanitaria, infatti, il rischio era quello di organizzare dei Giochi molto ridimensionati con l'assenza di diversi Paesi importanti ancora alle prese con l'epidemia.