Sempre più club di Premier League spingono perché il campionato non riprenda più alla luce dell'attuale emergenza coronavirus. Secondo la rivista The Athletic, la chiusura in anticipo del torneo significherebbe l'impossibilità di attribuire al Liverpool un titolo atteso dalla bellezza di 30 anni, nonostante i Reds siano a due sole vittorie dalla certezza matematica. Per sancire la fine anticipata della stagione, attualmente sospesa fino al 30 aprile, dovranno essere almeno 14 su 20 i club disposti a votare il provvedimento.
Secondo le indiscrezioni, nonostante solo settimana scorsa le società della massima divisione inglese avessero deciso all'unanimità di concludere la stagione, giocando - se necessario - anche in estate, un numero crescente di dirigenti pare aver cambiato idea, probabilmente sempre più spaventato dalla piega che sta prendendo la pandemia nel Regno Unito. Non è ancora chiaro quanti e quali siano i club d'accordo con la cancellazione, ma se così sarà sarebbe davvero una beffa enorme per la squadra di Klopp che ha dominato in lungo e in largo il torneo.
Di certo per ora c'è che il campionato non riprenderà prima del prossimo 30 aprile. Questo è stato ribadito oggi con un comunicato ufficiale: "La Premier League, la EFL e la PFA nel vertice odierno hanno discusso della crescente apprensione per la pandemia di Coronavirus. E' stato posto l'accento sul fatto che i pensieri delle tre organizzazioni continua ad essere per i contagiati e per chi sta lottando contro il virus. La Premier League, la EFL e la PFA sono giunte alla conclusione che dovranno essere prese decisioni difficili in modo da mitigare l'impatto economico della sospensione del calcio professionistico in Inghilterra e hanno convenuto di continuare a lavorare insieme per arrivare a soluzioni condivise. I campionati non ricominceranno prima del 30 aprile. Riprenderanno soltanto quando si potrà procedere in condizioni di sicurezza. Ulteriori riunioni si svolgeranno la prossima settimana con l'obiettivo di formulare un piano condiviso per fronteggiare le difficili circostanze che stanno affrontando i compionati, i loro club, i giocatori, gli staff e i tifosi".