Dopo una vita di successi, Ronaldinho ha 'festeggiato' il 40esimo compleanno tra le mura di un carcere di Asuncion, in Paraguay, dove il brasiliano ex Milan è rinchiuso insieme al fratello per essere entrato nel paese sudamericano con un passaporto falso. L’ex Pallone d'Oro è in attesa di sapere se sarà possibile uscire pagando una mega-cauzione (un milione e mezzo di euro circa), ma intanto dà spettacolo nel torneo carcerario di calcetto e ha la possibilità di incontrare qualche vecchio amico. Tra questi Nelson Cuevas, ex ala del River Plate e della nazionale paraguaiana, che ha lanciato l'allarme.
“Ho visto Ronaldinho e non è affatto felice, anche se potrebbe uscire presto di prigione. Oggi, a causa della situazione che sta attraversando, ha perso il sorriso. È in carcere, un luogo al quale non è abituato. È solamente triste per la situazione che si è creata, tutto il resto è in mano ai suoi avvocati”. “Non ci sono benefit di alcun genere e non sa nemmeno dove si trova - ha aggiunto ai microfoni di CNN Radio - È insieme a suo fratello, in una cella che ha due letti”.
“Abbiamo parlato di come sta, cerchiamo di capire come possiamo aiutarlo. Personalmente penso che che Ronaldinho sia una vittima. Se ha usato quei documenti che gli hanno dato, è una questione interna al Paraguay. Io gli sono vicino, spero che si chiarisca tutto nella maniera più rapida possibile, così che possa almeno stare agli arresti domiciliari. Per quello che posso pensarne io, è una buona persona”.
KAKÀ: "SPERO DINHO TORNI A SORRIDERE"
In questo periodo difficile, Ricardo Kakà ha voluto mandare un messaggio al suo connazionale, come riporta AS: “È tutto molto triste. Non ho molte informazioni sulla situazione per parlarne in maniera dettagliata, ma per chi come noi ha vissuto parecchie esperienze con Ronaldinho ed è suo amico, è molto triste vederlo in questa situazione. Spero che torni a sorridere, a giocare a calcio e a divertirsi”.