IL VERTICE

Taglio stipendi: slitta la resa dei conti tra Aic e Lega

L'incontro decisivo è stato rinviato. Milan e Inter pronte a imitare la Juve sulla riduzione degli ingaggi

Juventus, a quanto rinunciano i calciatori col taglio stipendi

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L'atteso incontro tra Assocalciatori e Lega Serie A in cui si doveva discutere su come e quando ripartire ma soprattutto degli attesi tagli agli stipendi, è stato rinviato ai prossimi giorni. Secondo quanto filtra, sia i vertici dell'AIC, impegnati prima nel consiglio direttivo e poi in una riunioni con i rappresentanti delle squadre di Serie A, che quelli della Lega sono stati impegnati fino a tarda sera, facendo slittare il faccia a faccia.

Ancora qualche ora dunque prima di conoscere che direzione prenderà il nostro calcio. La Juve, che ha già raggiunto un'intesa privata con la squadra, ha aperto la via. Le altre, in qualche modo, seguiranno la stessa linea. Milan e Inter, ad esempio. I colloqui sono già cominciati e la trattativa non ha molte strade da seguire. Tagliare o morire, più o meno il succo - amaro - del discorso è tutto qui.

Il giudizio, i conti e, ovviamente, i numeri. Gli stipendi lordi pesano sulle società di Serie A per 1267 milioni. Se tutti applicassero lo stesso sistema utilizzato dalla Juve (niente soldi da marzo a giugno, in sintesi, anche se poi la questione è un po' più complicata e prevede un rientro di parte della perdita per i giocatori nella prossima stagione, ndr) il risparmio per i club ammonterebbe a 443 milioni e colmerebbe almeno parzialmente il rosso ipotetico di 700 milioni. Insomma, salverebbe la nave dal naufragio.

Perché il punto è tutto qui: il calcio sta vivendo, da anni, al di sopra delle proprie possibilità. Quasi in nessun caso si è accantonato, messo da parte qualcosa per tempi peggiori. E' quindi bastato un mese senza pallone, con relativi introiti mancati, per far saltare il banco. In Italia come altrove. In Serie A come nella ricca Premier o in Liga, dove il Barcellona sta incrociando i guantoni con Messi e compagni per strappare uno "sconto". Non ci sono alternative, non ci sono altre strade, ed è quello che la Lega Serie A farà presente a Damiano Tommasi, fresco tra l'altro di previsione "apocalittica" sul futuro di questo campionato. "Forse dobbiamo prendere atto del fatto che il campionato finisce qui". Forse. Ma da salvare c'è il calcio tutto. Non quello di oggi, quello di domani.

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