L'INTERVISTA

Pisa, il presidente Corrado: "Campionati d'estate grande opportunità"

Intervista al numero uno della società toscana: "Fondamentale la conclusione dei campionati. Taglio stipendi? Ne abbiamo parlato con la squadra"

di Gianluca Mazzini

Giuseppe Corrado, presidente del Pisa dal 2016 guarda alla situazione di emergenza che ha paralizzato il nostro calcio con un realismo, ma venato di un po’ di ottimismo. Forte di una esperienza imprenditoriale che negli anni ha spaziato tra cinema, moda, intrattenimento e sport.

Presidente, si parla di una possibile ripresa dei campionati il 20 maggio.
A livello nazionale, stiamo vivendo un periodo tragico e spero irripetibile che ha gettato nel caos anche l’Azienda Calcio. Non possiamo fare previsioni ma abbiamo l’obbligo di fare tutti gli scenari possibili, dai migliori ai peggiori per poi avere la possibilità di scegliere l’opzione più adatta. Credo che questo non sia stato fatto a livello politico e noi stiamo pagando un prezzo pesante. Se parliamo di ripartenza dobbiamo dire che noi in Serie B siamo avvantaggiati perché il nostro campionato si è fermato alla nona giornata di ritorno (più avanti di due turni rispetto alla Serie A) e ci basterebbero 40 giorni per finire il torneo. Playoff compresi. Teniamo conto anche che nessuna squadra della nostra categoria è in lizza per la Coppa Italia.

Quindi per lei è possibile un campionato che si prolunghi anche in estate.
Nei momenti di crisi bisogna farsi aiutare dalla fantasia. Un campionato tra giugno e luglio, per esempio, potrebbe creare molto interesse a livello televisivo. Anche se a porte chiuse, le partite potrebbero riscuotere grande interesse. Teniamo conto che la stagione prossima si potrebbe calendarizzare con un certo agio perché i Mondiali del 2022 in Qatar si svolgeranno in inverno.

Resterebbe il problema del calciomercato. Una necessità per tutte le società.
Anche in questo caso bisognerebbe individuare un nuovo calendario. I calciatori, con il loro valore, sono un patrimonio delle società. Ci sono contratti in scadenza, calciatori già venduti per la prossima stagione. Tutto questo va a pesare su molte società con equilibri finanziari precari. Abbiamo bisogno del calciomercato anche se in uno scenario di crisi.

Ma salvare tutto è possibile, visto che i tempi della crisi sanitaria sono più che incerti?
Ritengo fondamentale la conclusione dei campionati sia per ragioni sia sportive che aziendali. Dal punto di vista dei valori tecnici è importante concludere i tornei con gli stessi effettivi con i quali sono iniziati. Dal punto di vista imprenditoriale abbiamo anche noi l’ansia di ripartire come tutto il mondo produttivo italiano.

Anche in Serie B ci saranno accordi tra società e giocatori per un taglio degli stipendi?
A Pisa abbiamo instaurato un dialogo virtuoso con i calciatori, già da tempo. Si tratta di atleti intelligenti che capiscono il momento e credo che si arriverà ad un accordo per ridimensionare gli stipendi all’interno di un intesa quadro. Anche in Serie B società e giocatori, con il benestare del sindacato, faranno la loro parte.

Presidente parliamo della sua squadra. Quella ancora in corso per il Pisa è una stagione comunque importante...
Abbiamo acquistato il Pisa da meno di quattro anni mentre la società si trovava sull’orlo del fallimento. Oggi il Pisa Calcio presenta conti in ordine ed è regolare nei pagamenti. Abbiamo tifosi molto appassionati con i quali si è instaurato un bel rapporto. Pisa è la terza città per abbonamenti in Serie B e la seconda, dopo il Benevento, per presenze allo stadio con una media di diecimila spettatori. Il nostro allenatore, Luca D’Angelo, ha dato alla squadra una precisa identità e vantiamo il record di essere la squadra che ha mandato in gol più giocatori tra serie A e serie B. In classifica siamo a cinque punti dalla zona playoff. Vedremo cosa succederà se ripartirà il campionato.