In casa Inter è Antonio Candreva il protagonista della video-intervista social. L'esterno nerazzurro esalta Antonio Conte: "Il mister è uno di poche parole, ma ti entra subito dentro. Non mi ha detto tanto, mi conosce e ha saputo comunicare con i fatti e gli occhi. Conosce solo una parola: il lavoro, il sacrificio. Per me è stato il mister più importante mai avuto, sin dai tempi della Nazionale: è il numero uno, posso solo parlare bene di lui".
Sull'emozione più grande all'Inter. "Ne ho avute tante, spero di averne altre: voglio essere decisivo e alzare un trofeo in questo anno e mezzo. L'emozione di giocare in un San Siro pieno è grandissima. Se ti dicessi tutte quello che ho provato, staremmo qui fino a stasera".
Sul futuro una volta appesi gli scarpini al chiodo. "Mi piacerebbe fare l'allenatore, ma non saprei dirti se sono pronto. Quando sarà il momento, sarà tutto nuovo. E' il lavoro più difficile, stai a contatto con 25 persone e devi capirle tutte: devi essere papà e psicologo".
Sull'emergenza coronavirus. "Ne usciremo più forti di prima perché ci sembrerà una novità anche andare a passeggiare al parco. Questo periodo può servirci da lezione, le cose che ci pesavano prima diventano fondamentali".
Unica nota non dolente il tanto tempo libero passato in famiglia. "E' un momento bellissimo, noi calciatori facciamo un lavoro particolare, il più bello del mondo e non ci lamentiamo. Restare 24 ore su 24 capita un mese all'anno d'estate, vivere questa quotidianità mi fa piacere. Vedere crescere mio figlio giorno dopo giorno è bellissimo".
Una rivelazione davvero intima. "Mio papà? Non ho mai voluto far sapere molto della mia vita privata. Però mio papà è malato da un anno, sta combattendo contro un brutto male: lo abbraccio, gli sono vicino".