"Fosse per me annullerei la stagione. Come si può pensare di partire se nessuno sa come si evolverà la situazione? Nel mondo chiunque parla di questo virus non ha idea di che cosa sia, ne sappiamo pochissimo". Lo ha detto Bernie Ecclestone, ex capo del circus della Formula 1, in una intervista al 'Corriere della Sera'. "Direi a tutti di lasciar perdere il 2020 e di concentrarsi sul 2021. Di prepararsi per marzo prossimo perché adesso non è possibile: gli organizzatori dei Gp, e ancora in tanti mi chiamano, hanno una marea di problemi, non sanno nemmeno se potranno vendere i biglietti - ha sottolineato - E con tutte queste restrizioni come si organizzerà un numero sufficiente di gare?".
Sui tagli da parte dei team e in merito alla possibilità che qualcuno possa fallire, Ecclestone ha sottolineato che "quest'anno loro riceveranno i pagamenti del 2019 e si può lavorare per contenere i danni. E poi i team chiedono sempre di più, sotto questo aspetto non è diverso da trent'anni fa - ha spiegato - Tu gli dici una cifra e loro ne vogliono di più. Non spendono quanto dicono di spendere".
Poi, una battuta sulla Ferrari. "Binotto è un bravo ingegnere, ma credo che manchi un leader. Sa che cosa mi disse una volta Schumacher? Che 'Sono io il vero capo della squadra'". Ecclestone non crede al binomio Hamilton-Ferrari. "Sarebbe una coppia fantastica per la F1 e per lo sport. Ma a Lewis non converrebbe, sta bene dov'è - ha concluso - È il suo ambiente e lì rende al massimo, cambiare non è facile. Verstappen? Veramente forte e anche divertente. Lo prenderei subito se dirigessi una squadra".
Infine un commento sull'effetto che fa diventare padre a 89 anni ed essendo già bisnonno: "Un bell’effetto. Di sicuro sarò un padre più paziente e più esperto. In passato ero sempre preso da mille cose, dal lavoro, ero sempre da qualche parte. Sì, sarò un padre migliore. Mia moglie sta bene, si è parlato molto della gravidanza ora bisogna lasciarla tranquilla. Nome? Non ci abbiamo pensato, c’è tempo".