In attesa di capire se e come possa andare in porto la trattativa con il Barcellona per Lautaro Martinez, l'Inter ha già cominciato a muoversi alla ricerca di una valida alternativa all'argentino. Sul taccuino di Beppe Marotta, scrive la Gazzetta dello Sport, sono finiti i nomi di quattro top player che farebbero felice Antonio Conte: Timo Werner, pronto a lasciare Lipsia a fine stagione, Anthony Martial, già valutato quando si parlò di un possibile trasferimento a Manchester di Perisic, il talentino del Lille Victor Osimhen e il madridista Luka Jovic. A questi potrebbe aggiungersi Pierre-Emerick Aubameyang, il cui profilo è tenuto in debita considerazione dai nerazzurri ma parte in posizione più defilata.
Ma andiamo con ordine e cominciamo con il fare chiarezza su Lautaro. Il Toro, almeno ufficialmente e attraverso le parole del suo agente, ha fin qui fatto sapere di voler restare in nerazzurro. Il richiamo di Leo Messi, però, unito all'ingaggio monstre che potrebbe strappare al Barcellona, lasciano pensare che la trattativa andrà avanti e sarà serrata. Tanto più che anche l'Inter non potrà rinunciare di buon grado a un'offerta particolarmente alta.
Logico, quindi, che gli uomini mercato dei nerazzurri abbiano da tempo cominciato a prendere informazioni sui possibili sostituti dell'argentino. Il primo nome sulla lista di Marotta è quello di Timo Werner, giocatore che segna e molto e piace, non a caso, ad Antonio Conte. Il problema è che l'attaccante del Lipsia, in scadenza nel 2023 e blindato un anno fa dal club della Red Bull, è da tempo nel mirino del Bayern Monaco, cui sembrava destinato, e ultimamente è finito sotto la lente di osservazione di Jurgen Klopp e del suo Liverpool. Insomma, c'è concorrenza e pure spietata e la sensazione è che il prezzo del cartellino possa lievitare non poco nei prossimi mesi. Nei prossimi mesi, appunto, perché oggi Werner ha una clausola da 60 milioni con cui portarselo a casa. Scadenza, però, 30 aprile. Insomma, tra un niente.
L'attaccante teoricamente più facilmente raggiungibile è Luka Jovic. Intendiamoci, anche lui ha e avrà mercato, ma dopo il trasferimento placcato oro al Real Madrid ha infilato una stagione pessima e ha finito per essere prestissimo bocciato dai blancos. Il che, ovviamente, ha abbattuto il suo valore al punto da poter essere preso in considerazione perfino un prestito con diritto. Il suo cartellino, a scanso di equivoci, resta fissato attorno ai 50 milioni. Non un regalo, per intenderci.
Stessa cifra, più o meno, per Anthony Martial, per il quale va però aperto un capitolo a parte. Un anno fa l'attaccante dello United era poco più che un esubero, oggi, invece, è diventato centrale nel gioco di Solskjaer. Il che, ovviamente, non gioca a favore di chi gli ha puntato gli occhi addosso. Conte, complice l'avventura in Premier, lo conosce e lo apprezza. Forse, addirittura, potrebbe convincerlo a cambiare aria. Ma, al netto dei buoni rapporti tra i club, trattare con il Manchester non è facile.
Infine Osimhen, da un certo punto di vista certamente il profilo più accattivante. Il gioiellino del Lille quest'anno ha segnato con grande continuità (13 reti) nonostante i suoi 21 anni. E' rapido, tecnico e, per caratteristiche, sembra il più adatto a fare da spalla a un centravanti puro come Lukaku. Ma il club francese, noto per far esplodere giovani giocatori e poi monetizzare, in epoca pre-coronavirus voleva un centinaio di milioni per lasciarlo partire. Aveva sparato alto? Certamente. E certamente, soprattutto, oggi, con i prezzi che, inevitabilmente, sono destinati a calare. Ma l'investimento resterebbe alto e rischioso. L'Inter valuta, per ora, anche perché il suo gioiello, fin qui, lo ha "cresciuto" in casa e si chiama Lautaro.