INTER-BARCELLONA

Materazzi ricorda Inter-Barcellona: "Ecco perché le diedi a Balotelli"

L'ex difensore nerazzurro su Instagram: "Prima della partita disse che sarebbe entrato e avrebbe giocato male"

In un momento difficile come questo, col calcio totalmente fermo, i tifosi non possono che vivere di ricordi e per quelli dell'Inter sarà un piacere ricordare la notte del 20 aprile 2010, 3-1 a San Siro contro il Barcellona in Champions, il preludio del trionfo del 22 maggio a Madrid. Oltre che per l'impresa degli uomini di Mourinho, però, quella magica serata è passata alla storia anche per il gesto del neanche 20enne Mario Balotelli, che a fine gara gettò la maglia nerazzurra sul prato del Meazza. Un atteggiamente che fece infuriare i tifosi e di cui ha parlato uno dei protagonisti di quella partita, Marco Materazzi, che durante una diretta social con lo chef Davide Oldani ha ricordato: "Sì, le diedi a Mario, ma non per la maglia gettata". 

"Io voglio bene a Mario - ha raccontato Matrix - ma una volta nella famosa partita della maglia gettata a terra contro il Barcellona, se l’era proprio meritata...". "Oggi siamo tornati a essere più che amici, praticamente fratelli - continua - Ma in quella circostanza fece una cosa che non doveva fare: giocare male. Il discorso della maglietta passò in secondo piano. Prima della partita, sul pullman, ci disse che sarebbe entrato e avrebbe giocato male. A quel punto gliele promisi. Quando entrò, fece un’azione tirando da fuori anziché andare in contropiede: c’era Milito in panchina che lo voleva ammazzare".

"Noi credevamo in lui, fece tanti gol con i quali contribuì alla vittoria finale" ricorda l'ex nerazzurro, che svela anche un aneddoto divertente sul padre di SuperMario: "Poi devo dire una cosa, un giorno mi innamorai di suo padre che dopo la partita col Rubin gli disse ‘non mi sei piaciuto, devi giocare di più con i compagni. E basta andare in giro con le ragazze, vai a fare un giro in bici al parco’. Lì diventò il mio idolo incontrastato. Tornando a Mario, dopo il Barça dissi a Mourinho di schierarmi nelle partitelle contro Balotelli. Così in pochi secondi se ne sarebbe andato negli spogliatoi...”.