Gli organizzatori del Sei Nazioni stanno completando i piani di emergenza per svolgere un torneo di 15 partite a ottobre e novembre 2020, nel blocco autunnale di otto settimane. Un progetto senza precedenti che potrebbe generare oltre 100 milioni di sterline nelle vendite di biglietti. Lo riferisce la rivista britannica 'The Rugby Paper' sul proprio sito ufficiale. L'evento, però, avrà luogo solo se i governi riterranno opportuno porre fine al distanziamento sociale.
Date e calendari provvisori sono in via di definizione, con la crescente preoccupazione che la pandemia di Covid-19 impedirà a Nuova Zelanda , Australia, Sudafrica e Argentina di fare i loro tour autunnali in Europa, cancellando cosi' tutti i 20 incontri di test previsti per novembre.
L'intera questione è ancora nella più totale incertezza, visto che devono ancora essere fissate le date della partite dell'ultimo turno annullate cinque settimane fa: Italia-Inghilterra, Francia-Irlanda, Galles-Scozia, oltre a Irlanda-Italia, anche questa ancora da disputare.
Se si riusciranno a giocare queste partite, aumenta la possibilità di completare un Sei Nazioni a settembre, un altro che si svolgerà a ottobre e novembre e un terzo nell'usuale periodo di inizio 2021.