In attesa che la pandemia di Covid-19 dia tregua alle varie popolazioni in lotta, l'Europa del calcio vorrebbe ripartire e per farlo vorrebbe iniziare a disegnare i primi scenari plausibili per il ritorno in campo e dare un senso anche alla prossima stagione. La Uefa ha invitato le 55 federazioni a concludere i campionati come inizio di una "tre giorni" di discussioni sui principali temi in ballo tra cui iscrizione alle coppe e durata dei contratti.
L'obiettivo della Uefa è fare in modo che tutte le federazioni riescano a giocare tutte le partite in calendario. In alternativa la federazione internazionale è disposta ad approvare formule ridotte per la chiusura dei tornei, come playoff, spareggi o mini-tornei. Se questo non bastasse, ovvero se le condizioni sanitarie non garantissero massima sicurezza agli atleti e non solo, si dovrà optare per lo stop anticipato dei campionati.
In quel caso sarà la Uefa a dare le direttive per stilare la classifica finale dei campionati, valida per le qualificazioni alle coppe europee della prossima stagione, valutando i diversi casi campionato per campionato.
I tornei nazionali però non sono l'unica preoccupazione della Uefa, si troverà una soluzione anche per le coppe. Nella migliore delle ipotesi, i campionati inizierebbero a metà maggio e inizio giugno con chiusura a fine luglio, giocando in contemporanea anche le coppe a partire da fine giugno con chiusura a inizio agosto. L'altro scenario è quello più probabile: campionati entro fine luglio, coppe ad agosto.
La lista di qualificate alle prossime competizione europee si dovrà avere entro il 3 agosto. Questo è il limite imposto alle federazioni dalla Uefa che, come riportato da fonti interne, non sta valutando l'ipotesi circolata nei giorni scorsi di completare le classifiche nazionali in base al ranking per club, nel caso una federazione non consegnasse per tempo una graduatoria finale.