Higuain si confessa: "Via dal Napoli per AdL, poi cacciato dalla Juve"
L'argentino non entra nel merito delle voci sul mancato rientro in Italia, ma ammette: "Amo mia madre più del calcio"
"Amo mia madre più del calcio". Gonzalo Higuain non entra nel merito delle voci che lo vorrebbero deciso a non rientrare in Italia, ma si confessa a cuore aperto a "Marca", in un'intervista probabilmente registrata tempo fa. Con le sue parole, parole, però fa intendere che il pallone per lui sia molto meno importante della famiglia. E cosi si potrebbe spiegare anche la sua volontà (mai ufficializzata) di non rispondere alla convocazione della Juve (non ancora comunicata) per stare vicino alla mamma da tempo malata e non correre rischi con il coronavirus.
Per il resto, il "Pipita" conferma che con la Juve c'è stato, e forse c'è ancora, qualche attrito, "Con l'arrivo di Cristiano Ronaldo - ha spiegato il bomber argentino - hanno voluto fare un salto di qualita' e mi dissero che mi stavano trovando una nuova sistemazione. Non mi hanno chiesto di andarmene, mi hanno cacciato".
Anche l'addio al Napoli non è stato indolore. "Quando lasciai Madrid piansi, così come quando andai via da Napol. Ma, con De Laurentiis, non c'erano affinità di pensiero. Mi ha convinto a prendere la mia decisione, non volevo più stare un minuto con lui".
Higuain rivela anche che, dopo l'errore nella finale del Mondiale 2014 contro la Germania, "ero sul punto di smettere di giocare a calcio, ma mia madre mi disse che avrei dovuto continuare. Fosse dipeso da me, avrei mollato. Amo il calcio, ma di più mia madre".