PRESA DI POSIZIONE

Spadafora: "Ripresa degli allenamenti, non del campionato. Complotto contro Serie A? Ridicolo"

Il Ministro dello Sport: "Non sappiamo l'evoluzione del virus, io seguo le regole"

La ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra è stata fissata, non senza polemiche, per il prossimo 18 maggio. Sull'argomento è intervenuto il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: "Riprendere gli allenamenti non vuol dire necessariamente che riprenderà anche il campionato. Per la Figc si dovrebbe ripartire a metà giugno, ma non siamo in grado di sapere l'evoluzione del virus". Spadafora è accusato di complottare contro il calcio: "Voci ridicole, mi muovo solo rispettando le regole".

Spadafora aveva giudicato insufficiente il protocollo dei medici di serie A, ma più di un addetto ai lavori lo aveva accusato di remare contro la ripresa della serie A. “Per la Figc il campionato dovrebbe ripartire a metà giugno, se consideriamo che non siamo nemmeno a maggio è un tempo lunghissimo. Non siamo in grado di sapere l’evoluzione del virus e come reagiremo noi tutti. E’ impossibile dire oggi che il calcio ripartirà e indicare una data precisa".

La situazione è ancora in continua evoluzione: "Non è per fare terrorismo psicologico, ma è impossibile dire oggi quando si tornerà in campo perché non lo sa nessuno - ha commentato Spadafora -. Intanto se riprendono gli allenamenti in sicurezza ci predisponiamo anche in modo che il campionato possa riprendere, ma questo lo sapremo soltanto più avanti. Anche se non è detto che, qualora si riuscisse a perfezionare il protocollo per garantire la salute di tutti, non vorrà dire che riprenderà il campionato per forza. Il comitato tecnico scientifico nel più breve tempo possibile incontrerà alcuni rappresentanti della Figc, del mondo del calcio e del Coni e anche la federazione dei medici sportivi per riuscire a perfezionare questo protocollo nel modo migliore per garantire la salute di tutti".

"NESSUN ACCORDO SULLA DATA DELLA RIPRESA SERIE A"
"La data della ripartenza del campionato è stata espressamente esclusa dalla discussione intercorsa nella riunione con FIGC, Leghe e tutte le componenti del mondo calcistico tenuta la settimana scorsa. Su questo il Ministro si aspetta il chiarimento del presidente della Figc Gravina". Fonti del ministero dello sport puntualizzano all'Ansa che "nessun accordo sul riavvio della Serie A è stato raggiunto nei giorni scorsi". "Il protocollo presentato e oggetto di approfondimento in questi giorni infatti riguarda esclusivamente la ripresa degli allenamenti. 

"PRESTO PROTOCOLLO PER LO SPORT DI BASE"
"Si è tenuto l'incontro con il Comitato tecnico scientifico, abbiamo parlato dello sport di base e della necessita' che tutti i centri sportivi territoriali debbano e possano riaprire in sicurezza il prima possibile. Il Ministero dello Sport proporrà il prima possibile, sentite tutte associazioni di categoria e federazioni un protocollo obbligatorio perche' la ripresa vada fatta in sicurezza. Speriamo ci consenta di far riaprire entro la fine di maggio": cosi' il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora in una diretta facebook. "E' ovvio che la ripartenza e' stata graduale - ha aggiunto - Il nostro impegno e' quello di proporre il protocollo e estenderlo il piu' possibile. Niente date certe? Abbiamo la necessita' di valutare l'evoluzione e l'impatto dei provvedimenti sulla situazione nel Paese sulla salute di tutti quanti noi. Non e' possibile prevedere cosa deve accadere fra due mesi, dobbiamo capire di volta in volta. Da qui al 17 maggio dovremo valutare e capire se possiamo riaprire". Spadafora ha sottolineato che "a questo tipo di emergenza sanitaria abbiamo dovuto dare una risposta attenta e responsabile in due mesi. Non e' ancora vinta questa battaglia, dobbiamo vincerla insieme. Il Paese riaprira' gradualmente, siamo tutti in difficolta' e in questo quadro ci sono difficolta' e aspettative anche del mondo dello sport. In questi due mesi - ha proseguito - abbiamo lavorato giorno e notte per prendere le decisioni migliori possibili e assumerci le nostre responsabilita', nessuno era preparato a questa emergenza. Sento parlare di immobilismo, indecisionismo e trovo tutto questo assurdo. Dobbiamo ripartire anche attraverso lo sport e i giovani, di cui si parla poco in questo periodo, ma per i quali stiamo lavorando tantissimo".

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