Il mercato è fatto anche di ciclicità, di storie che per vari anni vedono gli stessi protagonisti un giorno vicini, un altro lontani. Ci si gira intorno e magari scatta il colpo di fulmine, a patto che lo scambio di sguardi arrivi con il tempo giusto. L'Inter ed Edinson Cavani, in scadenza con il Paris Saint-Germain il 30 giugno, questa reciprocità non l'hanno mai vissuta, benché ci siano andati vicini per due volte.
I destini del Matador e dei nerazzurri avrebbero potuto incrociarsi già nel 2010. Con 30 gol in due stagioni, l'uruguaiano si era imposto come grande protagonista nel Palermo più forte della storia, quello del record di punti in A (65), che tra centrocampo e attacco poteva schierare anche Miccoli, Pastore e Ilicic. Cavani a 23 anni aveva tutto per sfondare in un grande club e Massimo Moratti era in pole-position per acquistare quell'attaccante ancora mingherlino ma con un tiro già letale. L'ex presidente, però, tergiversò troppo e, forse, la mancata operazione-Cavani nascondeva un'eccessiva riconoscenza verso i protagonisti del Triplete.
Solo sei mesi più tardi, Moratti si pentì della scelta, perché l'Inter imboccò un rapido declino mentre il bomber - passato al Napoli per “soli” 17 milioni - esplose, diventando l'incubo delle difese italiane ed europee. La sua avventura in azzurro cominciò con 33 gol in 47 partite tra campionato ed Europa League: il Napoli conquistò il secondo posto nella stagione 2010-11 e con Cavani era diventato realmente grande. Al San Paolo il Matador disputò tre anni fenomenali, soprattutto l'ultimo, in cui viaggiò quasi alla media di una rete a partita. Poi, il trasferimento al Psg per 64 milioni. Cifre che l'Inter non poteva più permettersi, sia sul lato-cartellino che su quello dell'ingaggio, e di Cavani ai nerazzurri non si parlò per anni. Almeno, non in maniera credibile.
Ma nel mercato le condizioni cambiano più in fretta di quanto si pensi. Cavani nell'ultimo anno parigino ha sofferto diversi problemi fisici e l'arrivo di Mauro Icardi, riuscendo a imporsi come titolare solo a febbraio, nelle ultime partite prima dello stop dovuto alla pandemia del coronavirus. Viceversa l'Inter, con la proprietà di Suning, ha acquisito solidità sul campo, in panchina (grazie a Spalletti e Conte) e a livello dirigenziale, dopo l'arrivo di Beppe Marotta. Che ai tempi della Juventus ha provato più volte a portare il Matador in bianconero, senza mai riuscirci.
All'amministratore delegato nerazzurro, però, il pallino è rimasto. E nella scorsa estate, prima di virare su Lukaku, ha avviato qualche sondaggio per Cavani, poi non proseguito di fronte a un ingaggio fuori budget. Ora, secondo le ultime notizie, gli agenti dell'attaccante - oltre a studiare un possibile rinnovo con i parigini a cifre più basse - lo avrebbero offerto all'Inter, con Marotta che ci starebbe pensando, vista l'incertezza sul futuro di Lautaro Martinez e Icardi e le complicazioni per Mertens e Giroud (che ha rinnovato con il Chelsea). Sarebbe un colpo low cost che Marotta ha dimostrato di avere nelle corde, ma la concorrenza si preannuncia serrata, perché Cavani (33 anni) resta un top player che può disputare almeno un'altra stagione ad alti livelli, con la prospettiva di giocare il Mondiale del 2022. E poi, chi non vorrebbe un Matador a zero?