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Cessione Roma: i piccoli investitori fanno causa a Pallotta

Il presidente giallorosso vorrebbe estrometterli dalla cessione del club giallorosso, "spazzando via" gli interessi dei membri di minoranza

La cessione della Roma dalla proprietà Pallotta al gruppo Friedkin resta sempre complicata. Una trattativa difficile e rallentata dall'emergenza Covid-19, ma che non sarebbe in bilico nonostante la "rivolta" di alcuni piccoli investitori che fanno parte parte di AS Roma SPV LCC. Questi hanno fatto partire un'azione presso la corte della Cancelleria del Delaware contro il presidente giallorosso che vorrebbe estrometterli dalla cessione del club, "spazzando via" gli interessi dei membri di minoranza.

Come riporta il portale Law360.com, l'azione - resa pubblica giovedì - è partita da Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber: gli amministratori delegati starebbero cercando di congelare questi piccoli investitori  dal loro interesse economico.

Visti gli oltre cento milioni di passivo del club in questa stagione, i soci di Pallotta, Starwood su tutti, stanno spingendo per cedere il club, anche senza ricavare una sostanziosa plusvalenza come era in preventivo con la cessione prima dell'emergenza Covid-19 (di circa 80 milioni da dividere tra i soci).

I Friedkin restano in attesa di capire come evolverà la situazione del calcio italiano, se riprenderà questa stagione o meno, e dopo aver preso atto del bilancio del 30 giugno pianificheranno una nuova offerta per l'acquisto delle dodici società che comprendono la galassia giallorossa. Il prezzo dai circa 700 milioni potrebbe calare molto, soprattutto se la Serie A non dovesse ripartire, finendo addirittura su un prezzo di vendita tra i 500 e i 600 milioni di euro. 

Un rappresentante di Pallotta e delle sue società ha definito le accuse dei piccoli investitori prive di fondamento.

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