Da mesi ormai si parla di Ralf Rangnick come probabile prossimo allenatore del Milan e il tecnico tedesco, intervistato da Mitteldeutsche Zeitung, non ha negato l'interesse dei rossoneri, ma ha sottolineato che l'attuale situazione mondiale potrebbe aver cambiato tutto: "C'è stato un interessamento col Milan, ma col coronavirus ci sono state altre cose da considerare, oltre a pensare se Ralf Rangnick fosse l'uomo giusto per loro o viceversa".
Il dirigente del gruppo Red Bull, ex allenatore di Lipsia e Schalke, ha spiegato anche cosa si aspetta dalla sua futura esperienza lavorativa, escludendo di voler partecipare alle questioni finanziarie: "Dipende sempre dal club, ma non sono interessato agli aspetti finanziari. Per me si tratta di aver una certa influenza, che non c'entra col potere, anche se in certe situazioni ne hai bisogno per portare avanti certe cose. Mi ricordo i primi giorni al Lipsia: non c'erano fisioterapisti, i dottori andati, nessun tecnico. E la stagione avrebbe dovuto iniziare in due settimane. Servono decisioni rapide, prima ho ingaggiato Alex Zorniger, poi andai a Lipsia e assunsi due nuovi fisioterapisti e due nuovi dottori in cinque ore. Alexander Sekora mi raccomandò gli altri. Se dovessi pensare teoricamente di dover andare da qualche altra parte, dovrei poter fare le cose in questa maniera". I prossimi mesi saranno decisivi per il suo futuro e per quello rossonero (oltre che per quello di Pioli), ma sembra di capire che in tempi brevi non dovrebbe succedere nulla di concreto.
WERNER - Da qualche giorno il nome di Timo Werner, stella del Lipsia, è stato accostato anche al Milan e su di lui Rangnick, che lo conosce bene, ha dichiarato: "Conosco la sua famiglia, anche la sua fidanzata sa consigliarlo molto bene. Deve continuare a migliorare, soprattutto nel suo rendimento. Sarei contento se restasse. Se dovesse partire potrebbe essere sostituito, ma Timo dovrà valutare se in un altro club avrà la possibilità di giocare con regolarità come al Lipsia".