La pallavolo non è la disciplina più rischiosa d'Italia, come inizialmente emerso da una bozza della ricerca del Politecnico di Torino dal titolo "Lo sport riparte in sicurezza". Tanto rumore per nulla, alimentato da tabelle che a pubblicazione avvenuta nemmeno emergono dall'elaborato di oltre 400 pagine sul rischio di contagio nelle varie discipline.
Il giudizio finale - come riporta l'edizione odierna di Tuttosport - è stato ribaltato: la pallavolo è uno degli sport di squadra con un valore di rischio più basso.
Prendendo come riferimento la situazione relativa a una partita, in una scala di rischio da 1 a 8 in cui il valore minimo corrisponde a "singoli all'aperto" e quello massimo ad "assembramento e contatto continuo", il volley si ferma a 5. Nulla a che vedere con uno sport come - per esempio - il basket, inizialmente considerato più sicuro, oggi classe 7. O con una gara d'atletica leggera sugli 800 metri che addirittura rientra nella classe 8, quella "più pericolosa".
Il malinteso è stato fin dal principio, con la diffusione di tabelle (i cui dati soggettivi sono stati comunicati dalle rispettive Federazioni) a lavoro non ancora terminato. Da qui il giudizio paradossale che etichettava la pallavolo come disciplina più pericolosa. Anche più di sport di contatto come calcio o boxe.
Assunti che a ricerca ultimata non hanno più motivo di esistere: il volley non è lo sport più pericoloso d'Italia.