Con Tino Asprilla come compagno di squadra o come amico di certo non ci si annoiava. L'attaccante colombiano, arrivato a Parma nel 1992, tra feste, donne e scherzi si è portato dietro l'etichetta di genio e sregolatezza. "Una volta in Italia sono stato con 5-6 ragazze..." ha raccontato in una diretta Instagram con Fabio Cannavaro, suo ex compagno in gialloblù.
"Eravamo in ritiro - ricorda Asprilla raccontando l'aneddoto -. Un compagno mi disse 'Vieni qui che ci sono 5-6 ragazze'. Ci divertimmo, almeno fino alle 5 del mattino". L'attaccante colombiano sapeva far divertire tutti, in campo con le sue giocate geniali, ma anche fuori dal rettangolo di gioco dove non mancava una festa: "E' colpa di Massimo Crippa, mi portava sempre alle sue feste, a Milano, a Modena..." ha scherzato con l'ex difensore.
Anche ad allenarlo non ci si annoiava, almeno a giudicare dagli aneddoti raccontati a Cannavaro: "Mi ricordo quella volta della multa di tre milioni che mi diede Malesani. La mangiai a tavola". E proprio a tavola l'ex allenatore provò a dargli una raddrizzata: "Mi disse che era stufo, che dovevo cambiare e non potevo sempre fare casino a tavola altrimenti mi avrebbe ceduto - ricorda Asprilla -. Non ero capace di stare in silenzio, dovevo fare scherzi a tutti, Veron mi prendeva in giro vedendomi in silenzio e alla fine tornai quello di sempre".
Anche Nevio Scala ebbe il suo bel da fare: "Il mister ci faceva fare sempre le passeggiate la mattina, un giorno caddi nel lago, avevo sonno...". Eccentrico ed imprevedibile, anche una volta passato in Premier League al Newcastle: "Una volta dopo uno scherzo di Shearer non ci vedevo più..." ha raccontato tra le risate.