La Serie A ritarda la partenza e rispunta l'ipotesi playoff
Il format del campionato potrebbe cambiare: coinvolte dieci squadre tra scudetto e salvezza
Niente eventi sino al 14 giugno e ipotesi ripartenza della Serie A il 13 già abortita. I continui rinvii e le difficoltà a trovare un accordo condiviso sul protocollo sanitario, stanno lasciando fermo il nostro campionato. Adesso, la data più probabile per una ripartenza è il 20 giugno. Considerato che, salvo ripensamenti, la Uefa ha chiesto di chiudere i tornei nazionali entro il 3 agosto, difficilmente si riusciranno a disputare per quella data tutte le 12 giornate rimanenti (e alcuni recuperi), senza contare le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia.
Per questo è rispuntata un'ipotesi temuta da molti perché andrebbe a modificare in maniera sostanziale la regolarità di una stagione partita con una formula, quella del girone all'italiana, e destinata a chiudersi con un regolamento sportivo completramente diverso, ben oltre le cinque sostituzioni già approvate a livello europeo. Stiamo parlando dei playoff, termine poco avvezzo al mondo del calcio nonostante da qualche anno venga utilizzato dalla Serie B in giù.
La Figc starebbe pensando di modificare il format, limitando a dieci il numero delle squadre coinvolte e non dodici come si pensava in un primo momento. Quattro (Juve, Lazio, Inter e Atalanta) si giocherebbero lo scudetto, tagliando fuori Roma e Napoli, mentre le ultime sei (Torino, Sampdoria, Genoa, Lecce, Spal e Brescia) lotterebbero per non retrocedere. Sede delle partite sarebbero impianti del Centro-Sud.
Un progetto non semplice da attuare e che potrebbe trovare l'opposizione di diverse società, andando a ritardare ulteriormente la conclusione di questa tribolata stagione e aumentando la possibilità di chiuderla in anticipo, senza giocare.