MERCATO PILOTI PER IL 2021

Vettel, Bottas e Alonso: un mercato piloti da "usato sicuro"

Con una stagione 2020 dai contorni sempre più incerti, l'attenzione si sposta ogni giorno di più verso la prossima: tra mercato piloti e budget cap

Altro che gran premi virtuali per tenersi in allenamento in vista delle corse vere. Per i piloti del Mondiale il vero ... smartworking riguarda le trattative per assicurarsi un volante all'altezza delle proprie ambizioni, E per le squadre lo studio del tetto di spesa quinquennale ormai in via di approvazione definitiva. In entrambi i casi, compiti a casa con vista sul 2021 e oltre. Soprattutto ... oltre le "secche" della stagione ... "in corso".

Ferrari ha dato il via con l'ingaggio di Carlos Sainz Jr., McLaren è stata la prima a reagire prelevando dalla Renault Daniel Ricciardo (che di Sainz Jr. era la principale alternativa per Maranello). La Renault stessa, di conseguenza, è diventata possibile approdo per l'ex ferrarista "prossimo venturo" Sebastian Vettel, per un ... cavallino di ritorno (non più Rampante!) come Fernando Alonso e, ultimo in ordine di tempo (non certo come chances di portarla a casa) per Valtteri Bottas. Iniziamo proprio da qui, dal finlandese che dal 2017  (quando venne accuratamente selezionato per prendere il posto di Nico Rosberg (autoesodatosi da campione del mondo) si ritrova ogni anno a doversi inventare qualcosa di nuovo per poter affrontare un'altra stagione di Gran Premi al volante della Mercedes. In realtà, alla spalla di Lewis Hamilton inventarsi qualcosa non serve proprio. Anzi, potrebbe solo rivelarsi un autogol. Perchè in fondo a Valtteri la Mercedes proprio questo chiede: affiancare il sei volte iridato da Stevenage, continuare a fornirgli il proprio appoggio "esterno" nella caccia al Settebello. Proprio come avvenuto nelle ultime tre stagioni per i titoli 2017, 2018 e 2019 targati "LH44": completando le doppiette d'argento, dando strada al capitano quando le circostanze lo richiedevano, facendosi trovare al posto giusto nel classico momento giusto in occasione dei rari passaggi a vuoto della prima punta, E, per finire, corroborando la caccia della Mercedes al titolo Costruttori. Un compito non particolarmente complesso, vista la qualità (anzi l'eccellenza) del mezzo a disposizione. Alternative in questo senso non ne mancherebbero. Forse anche per questo Bottas potrebbe essere spinto dall'urgenza di trovarsi una nuova sistemazione. Toto Wolff non ama scoprire le carte troppo presto, tantomeno stravolgere l'assetto del team, men che meno farlo con questo anticipo. Dall'alto della supremazia della squadra che dirige. Per il finlandese però  il sedile della Mercedes potrebbe iniziare a scottare. Renault l'opzione più valida. In questa direzione si sta muovendo il suo manager Didier Coton, nella cui società ha una partecipazione lo stesso Wolff che potrebbe quindi incoraggiare la mossa, evitando così al suo attuale pilota di trovarsi spiazzato più avanti nella stagione. Accusato da Helmut Marko di non azzardare mai nella scelta di schierare in prima linea i prodotti del vivaio Mercedes (diversamente da quanto fa appunto la Red Bull), il manager austriaco potrebbe questa volta sorprendere, promuovendo George Russell che dall'anno scorso ha iniziato a fare esperienza con la Williams, spinta proprio dalla power unit Mercedes.

Potrebbe addirittura avverarsi uno scambio diretto, con Bottas di ritorno alla Williams, la squadra che lo ha lanciato nel Mondiale. Ma sarebbe un salto (indietro) immeritato per il finlandese che invece alla Renault (peraltro alle prese con gravi problemi finanziari e non solo a livello di impegno nel Mondiale) potrebbe vedersi riconoscere un ruolo di uomo-faro, d'esperienza, da affiancare all'emergente Esteban Ocon. Puntando magari a togliersi qualche soddisfazione, sotto forma di piazzamenti in zona podio, A patto di ... dimenticarsi qualsiasi chance di vittorie (quelle che alla Mercedes ha conquistato per un totale di sette, quattro delle quali nel solo 2019) , almeno in condizioni normali. A privare Valtteri della possibiliità di imbastire un decente finale di carriera nel Mondiale potrebbero essere le candidature di Alonso e di Vettel al volante che Ricciardo stringerà ancora tra le mani per il numero di Gran Premi ai quali sarà possibile dare il via quest'anno ...

Per Vettel le chances di di proseguire la carriera oltre l'attuale stagione-fantasma continuano a rincorrersi, con il rischio di ... perdersi. Toto Wolff (sempre lui) giorni fa ha definito "un'ottima marketing story" l'ipotesi di un binomio tutto "made in Germany" Vettel-Mercedes. Si tratterebbe più che altro di un dream team: Hamilton e Vettel, oggi come oggi dieci titoli iridati nello stesso box (nemmeno Senna e Post ai tempi della McLaren-Honda), magari addirittura undici alla fine del Mondiale 2020. Grazie ad un quinto titolo per Seb nell'anno del suo tramonto ferrarista oppure, molto più verosimilmente, grazie al settimo sigillo di Lewis ...!  Intanto Vettel continua a sfogliare la margherita e potrebbe fare un pensierino alla Racing Point che si chiamava Force India, che diventerà Aston Martin, che cambia nome più spesso che i piloti. Lance Stroll e Sergio Perez sono attualmente confermati ma da un mercato piloti come questo ci si può aspettare di tutto, anche più del solito. Non fosse così, a Vettel probabilmente non rimarrebbero alternative valide all'uscita di scena dal Mondiale, dopo tredici stagioni complete  ed una a mezzo servizio: la prima nel 2007.

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