La Premier League è pronta a tornare in campo e al momento la data fissata è quella del 12 giugno, tre mesi dopo lo stop forzato per il coronavirus. "Possiamo farcela, sono più fiducioso" ha commentato mostrando ottimismo Richard Masters, ad della Premier League. Il dirigente ha anche indicato il modello da seguire per la ripresa: "Dobbiamo imitare la Bundesliga, essere flessibili e pronti a tutto. Prepareremo diversi piani di emergenza, ma l'obiettivo principale è portare a termine la stagione". Senza tifosi: "Magari riprendiamo dalla prossima".
Tra le ipotesi per concludere la stagione c'è al vaglio anche la possibilità di bloccare le retrocessioni: "E' un discorso che rientra nei casi da discutere qualora la stagione debba essere accorciata. Non so se la FA non è d'accordo, ma anche noi dobbiamo ancora discuterne con tutti i club - ha precisato Masters -. Intanto aspettiamo l'ok dal governo per gli allenamenti in gruppo". I primi dubbi e timori arrivano però dai calciatori stessi: "Alcuni sono poco convinti, aspettiamo con le dovute garanzie". Nei giorni scorsi N'Golo Kante del Chelsea, per fare un esempio, ha scelto di continuare ad allenarsi a casa, così come il capitano del Watford Tom Deeney ha fatto sapere che non tornerà ad allenarsi.
Il ritorno agli allenamenti di gruppo, tema caldo anche in Italia, è al centro del dibattito in Premier League: "Rispettiamo le decisioni di chi ha scelto di continuare a non allenarsi con la squadra, ma fossi in loro non sarei così a disagio. Abbiamo fornito rassicurazioni ai capitani e ai dirigenti dei club sulla salute, procedendo poi ai test. I dati sono rassicuranti: meno dell'1% è risultato positivo. Siamo vicini ai contagiati".
Ancora più particolare la situazione del Liverpool. La squadra di Klopp è saldamente in testa ed è destinata finalmente a trionfare in patria, regalando ai tifosi Reds quel titolo che manca da trent'anni. Ma il tema festa è bollente: "E' un rischio che ci preoccupa, vorremmo celebrare il titolo - ha concluso Masters -, ma ne stiamo parlando con le autorità. Chiediamo ai tifosi di non radunarsi nei pressi dello stadio o nelle case per assistere insieme alle partite, sarebbe contro le linee guida del governo".