Domani, martedì 26 maggio 2020, sarà un anno esatto da quando Massimiliano Allegri si sedette per l'ultima volta sulla panchina della Juve. Era a Marassi, dove la Sampdoria si impose per 2-0 in una partita ininfluente al fine della classifica. Dopo cinque anni in bianconero, due finali di Champions League perse e svariati scudetti e coppe nazionali, l'allenatore livornese è pronto a tornare in sella. Non un termine usato a caso, visto che già mercoledì potrebbe debuttare come proprietario di cavalli a una corsa in Francia grazie alla purosangue Ossun Set.
Passione ippica a parte, Allegri vuole tornare al suo mondo, quello del calcio. Un anno di vacanza ben retribuita (15,6 milioni di euro lordi) è più che sufficiente per ricaricare le batterie e affrontare nuove sfide. Difficilmente in Italia, molto probabilmente all'estero. Al momento tutte le potenziali offerte sono congelate, in attesa di capire come e quando ripartirà il pallone post pandemia. Sul tavolo, però, ci sono tante opportunità.
La prima, quella più gettonata, lo porterebbe a Parigi, per provare a regalare al Psg quei trionfi europei che restano una chimera per i transalpini. A meno che Tuchel non compia l'impresa proprio nelle prossime settimane. Di sicuro il fatto che la Ligue 1 partirà il 22 agosto (o almeno questo è il programma) rende tutto molto più semplice. Le altrenative potrebbero essere il Barcellona, visto che Setien non è così saldo e l'ambiente blaugrana è in agitazione, ma soprattutto il Newcastle, che ha manisfestato un forte interesse per Allegri dopo l'acquisizione da parte degli arabi. Ovunque vada, comunque, per lui il tempo delle vacanze dovrebbe avviarsi alla conclusione.