La ripresa della Bundesliga, con 3 sole vittorie casalinghe, 7 pareggi e 12 successi esterni su 22 partite disputate finora, sembra suggerire che con le porte chiuse venga cancellato il fattore campo. Cancellato no, ma uno studio dell'Università di Reading e della Otto Beisheim school of management di Dusseldorf sull'incidenza che può avere la folla sui comportamenti di calciatori e arbitri, conferma che senza tifosi chi gioca in casa perde più di qualcosa.
Sono prese in considerazione le gare a porte chiuse disputate nelle coppe europee e nelle principali leghe continentali dal 2002/03: sono 161, 103 delle quali in italia. Per quanto riguarda il risultato del campo, emerge che se col pubblico nel 46% dei casi vince la squadra di casa, senza pubblico il dato si abbassa al 36%... quel 10% in meno di successi interni si trasforma in minima parte in pareggi (2%) e quasi interamente in vittorie della squadra fuori casa, che passano dal 26 al 34%... Perché? I dati dei gol fatti suggeriscono che senza la spinta dei propri tifosi le squadre di casa segnano meno: da 1,45 gol a gara la media scende a 1.23. Poco significativa invece la variazione in positivo dei gol ospiti.
La parte di Bundesliga giocata finora aumenta la tendenza: 13,6 % di vittorie interne, 31,8 % di pareggi e 54,6 % di successi esterni. Quanto agli arbitri, se da un lato le cifre non suggeriscono una rilevante influenza del fattore ambientale sulle macro-decisioni (rigori, espulsioni), dall'altro dicono che le ammonizioni per gli ospiti passano da 2.28 a partita con i tifosi, a 1.90 a porte chiuse. Un calo piuttosto netto...
Prepariamoci dunque a gare più equilibrate. Al di là dei valori tecnici, lo dicono i numeri: chi ha gli stadi piu caldi rischia di perdere qualcosa in piu. E il Borussia di ieri lo ha dimostrato.