"Noi giocatori siamo stati gli ultimi ad essere ascoltati". Dopo quelle di Aguero, Danny Rose e diversi altri, si alza anche la voce di Tyrone Mings, difensore dell'Aston Villa e della nazionale inglese, per protestare contro il modo in cui la Premier League ha deciso di ripartire. "Siamo solo prodotti di questo gioco", la dura presa di posizione di Mings in un'intervista al Daily Mail. "La ripresa è determinata al 100% da motivi finanziari, piuttosto che dalla sicurezza e credo che questo tutti lo sappiano vedere".
Mings, come altri suoi colleghi del campionato inglese, si dice "pronto a giocare perché non abbiamo altra scelta. Come giocatori, siamo stati gli ultimi ad essere consultati, siamo caduti all'ultimo posto nella scala delle priorità. Ci hanno dato il permesso di tornare ad allenarci e ora se la federazione, le Lega, l'Uefa e tutti gli organismi dicono che si torna a giocare, pensate che davvero possa fare la differenza quel che pensano o non pensano i calciatori? A quel punto è solo una scelta: dentro o fuori".
L'ultima ondata di controlli su giocatori e staff dei club di Premier non ha rivelato altre positività e ieri il governo inglese ha dato l'ok ufficiale alla ripresa degli eventi sportivi dal 1° giugno, purché siano disputati a porte chiuse, e la FA ha già definito il ritorno in campo per il 17 giugno.