"Oggi sembra che sia possibile giocare e sono contento che si riparta, è proprio un inno alla speranza. È un momento di grande gioia e felicità, ripartiamo con grande determinazione". Così Urbano Cairo, presidente del Torino, intervenendo nel corso di 'Inno all'Italia', l'evento che 'La Gazzetta dello Sport' ha dedicato al calcio che riparte e allo sport. "Speriamo che non ci sia una nuova sospensione, ma l'algoritmo per determinare la classifica non mi piace", ha spiegato il patron granata sugli scenari legati alla ripartenza del campionato.
"Perché nel calcio succede spesso l'imponderabile. La Roma perde col Lecce e non vince lo scudetto, la Juve perde un campionato a Perugia sotto l'acqua e il Milan perde una Champions a Istanbul col Liverpool dopo essere avanti 3-0, o l'Inter che vive una giornata tremenda come il 5 maggio all'Olimpico. Queste cose l'algoritmo non le avrebbe previste e credo che sarebbe pericoloso applicare qualcosa di così matematico al calcio". Sull'ipotesi playoff e playout Cairo ha aggiunto: "Se si interrompe di nuovo il campionato sarà perché non si potrà piu giocare. E allora non giochi nemmeno quelli".
"Siamo in un momento eccezionale, quindi tutti noi dobbiamo stare uniti: società, ds, allenatore e giocatori, dobbiamo avere tutti un atteggiamento focalizzato". ha detto poi il presidente del Torino invitando la sua squadra a mettersi "l'elmetto" e a conquistare sul campo una salvezza che, al momento dello stop del campionato, era tutt'altro che sicura. "Il nostro campionato fin qui è stato troppo di up and down, abbiamo un po' deluso - ammette il patron granata - Giovedì scorso ho detto ai miei ragazzi che c'è ancora un terzo di campionato da giocare, possiamo ancora fare bene. Mettiamo l'elmetto per una guerra sportiva e facciamo ciò che abbiamo dimostrato di saper fare. Mangiare bene, dormire bene e allenarsi tanto, queste devono essere le regole".