"Avremo una procedura che nel caso di un'infezione non ci porterà alla cancellazione", Lo ha detto l'ad della Formula 1 Chase Carey all'indomani della presentazione delle prime otto gare della stagione dopo lo stop per il coronavirus: i GP programmati per la ripresa non saranno dunque annullati se un pilota o un membro del team risultasse positivo al coronavirus.
"Se un pilota risulta contagiato, i team hanno disponibili i sostituti", ha proseguito Carey, aggiungendo che che la gamma degli scenari possibili è "troppo ampia" per poter prevedere tutto, "ma una squadra non in grado di correre non annullerebbe la validità del gran premio". Carey si è detto "fiducioso" che i" rigorosi protocolli" messi in atto nel circus per ridurre al minimo il rischio con il coronavirus "si dimostreranno sufficienti a dissipare le preoccupazioni. Esistono linee guida, contenute in 80-90 pagine".
Il GP austriaco il 5 luglio sarà la prima di otto gare europee che saranno disputate nell'arco di due mesi, e si concluderanno con il Gran premio d'Italia il 6 settembre. Il resto della stagione non è stato confermato a causa delle incertezze della situazione del coronavirus nei paesi coinvolti, ma Carey è fiducioso che la stagione avrà tra le 15 e le 18 gare. Entro la fine di giugno sarà presa una decisione sul calendario definitivo.