"Se mi chiedete oggi se giocherei gli Us Open, vi direi di no". Prima la freddezza di Rafa Nadal e adesso le forti perplessità di Novak Djokovic sul torneo su campi di Flushing Meadows a New York. previsti dal 24 agosto al 13 settembre (decisione entro la fine di giugno). "Dovremo dormire in alcuni hotel vicino all'aeroporto e dovremo essere testati due-tre volte alla settimana. Avremo il diritto di portare con noi soltanto una persona. Con queste restrizioni è praticamente impossibile giocare", ha affermato il numero uno del mondo, che agli Us Open ha trionfato in tre occasioni, nel 2011, 2015 e 2018, L'anno scorso è stato costretto al ritiro agli ottavi per un dolore alla spalla.
"Si devono prendere in considerazione anche allenatori, preparatori atletici e fisioterapisti - ha aggiunto il tennista serbo - Capisco queste misure perché ci sono enormi problemi finanziari nell'organizzazione dello Us Open ma mi sembra tutto così complicato. Staremo a vedere".