Donnarumma 6,5: attento e vigile. Il rigore di CR7 lo ferma il palo, ma il sinistro ravvicinato di Matuidi lo respinge Gigio.
Conti 5: come da copione, il punto debole è la fase di copertura. Dalla sua parte Douglas Costa e Alex Sandro lo puntano a ripetizione e fatica ad arginarli. Il guaio però lo combina in marcatura su CR7, regalando ai bianconeri un rigore evitabile
Kjaer 6,5: con Romagnoli si prende cura di Ronaldo facendo valere soprattutto le sue doti sulle palle alte. Attento e puntuale nelle chiusure. Pericoloso anche in avanti sui calci piazzati.
Romagnoli 6,5: guida la difesa cercando di arginare la pressione bianconera e raddoppiando le chiusure su Ronaldo e Dybala. Pochi fronzoli e tanta sostanza.
Calabria 5,5: non è Theo Hernandez, e si vede. Fatica a gestire il traffico sulla sua corsia, concedendo spazio e giocate sia a Dybala, sia a Bentancur e Danilo. Nella ripresa prova a reagire.
Bennacer 5: impreciso e lento. Prova a dettare i tempi in mediana, ma in mezzo la Juve ha un altro passo e per l'algerino non è serata.
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Kessie 6: fa legna, ma senza brillare. Nel primo tempo si posiziona davanti alla difesa a protezione ed esegue il compitino in maniera ordinata. Nella ripresa avanza il baricentro. Tanto lavoro sporco.
Paquetà 5,5: si piazza sul centrodestra, ma fatica a trovare la posizione. Dalla sua parte agisce Matuidi e non sfonda, restando imbrigliato nella tela bianconera. Meglio nella ripresa, ma senza fare la differenza.
Bonaventura 6: dopo l'espulsione di Rebic veste i panni del falso nove e gioca con intelligenza tattica. Prova ad arretrare e a dialogare sugli esterni con i compagni, cercando di aprire gli spazi per gli inserimenti. Pioli lo leva a inizio ripresa per far entrare Leao e non gradisce.
Calhanoglu 5,5: la pressione di Bentancur gli rende la vita difficile, costringendolo spesso a rimanere troppo basso e a sbagliare in fase di impostazione. Pericoloso di testa su un bel cross di Bonaventura.
Rebic 4: Pioli gli consegna le chiavi dell'attacco, ma il croato fallisce clamorosamaente l'occasione. Per un quarto d'ora vaga per il campo senza farsi notare, poi si mette in mostra con un colpo di karate in pieno petto a Danilo che gli costa l'inevitabile espulsione.
Leao 6: entra al posto di Bonaventura e prova a puntare De Ligt e Bonucci aumentando il peso dell'attacco. In dieci però i rossoneri non riescono a dargli il giusto supporto.
Krunic sv: dentro nel finale per l'ultimo assalto, ma non fa la differenza.
Colombo sv: Pioli lo chiama in causa nel finale, ma non ha chance di dimostrare le sue qualità.
Laxalt sv: dentro negli ultimi minuti al posto di Calabria.
Saelemaekers sv: prende il posto di Conti nel finale