11 dicembre 2019: qui nasce il trionfo del Napoli in Coppa Italia. Mossa coraggiosa di Aurelio De Laurentiis che esonera Carlo Ancelotti e convince Gennaro Gattuso ad accettare la panchina partenopea. Una scelta che si è rivelata essere saggia perché il presidente azzurro aveva capito che lo spogliatoio era ormai una polveriera, soprattutto dopo l'ammutinamento. Serviva un motivatore, una persona in grado di fare gruppo e chi meglio di Ringhio poteva fare al caso del Napoli? Nessuno. Il percorso dell'ex allenatore del Milan non è stato certo facile, ma passo dopo passo è riuscito a far tornare il sorriso all'interno di Castelvolturno. E con esso sono tornati anche i risultati, ora pure la Coppa.
Gattuso si è schierato con i giocatori e ha cercato di mediare con la società sulla questione multe: gesto che all'interno dello spogliatoio è stato molto apprezzatto. C'è voluta qualche partita per tornare a vedere un bel gioco, ma poi la squadra si è adattata alle richieste del nuovo tecnico ed è iniziata la risalita in campionato. Ora il successo in Coppa Italia dopo la ripartenza post Covid-19: un trionfo sudato contro l'Inter e meritato contro la Juventus. Proprio nello stile di Gattuso, tanto sacrificio e cuore.
È tornato il sereno, tutto va a gonfie vele come testimonia anche il rinnovo di Mertens che solo qualche mese fa sembrava essere impossibile. E chissà che anche Callejon, in lacrime ieri sera, non decida di imitarlo. Prima, però, c'è da finire la stagione e c'è un sogno: la qualificazione Champions League. Difficilissimo visto che il quarto posto dista 9 punti, ma Gattuso crede nell'impresa. E lui sa come arrivare all'obiettivo.