"C'è un rettilineo lungo, in discesa, al 4%, dicono che si sia imbarcato e abbia preso un autotreno sul montante davanti. L'autotreno si è spostato di un metro ma l'ha preso uguale. Non c'ero, ero staccato. Era una giornata di sole, tutti contenti, eravamo a 20 km da Montalcino, ci aspettavano tutti... non ha sbagliato l'autotreno, ha sbagliato Alex, ha imbarcato". A Radio Capital Mario Valentini, Commissario tecnico della nazionale di Paraciclismo, racconta così l'incidente ad Alex Zanardi.
Stamattina, dice Valentini, Zanardi "era allegro, come sempre. Sulla salita gli ho fatto vedere l'aranciata, mi ha urlato dammene un po'! Si scherzava, e in discesa andava piano, non era una grande discesa... e poi c'era il rettilineo... all'imbocco della curva ha cambiato traiettoria. E ha fatto una manovra azzardata. Ha preso con la leva della pedivella sinistra il montante dove salgono gli autisti, ha girato due tre volte, il casco non ha retto, gli è saltato. C'è voluto per far arrivare l'elicottero, siamo in mezzo a un bosco e hanno dovuto spostarlo. Dall'incidente ai soccorsi sono passati venti minuti, ma c'è voluto molto per metterlo su, lo assistiva la moglie. Ma dopo l'incidente parlava. Sull'ambulanza non lo so".
"Ciclisticamente è finito", dice ancora Valentini, "l'incidente è in testa, ma lui ha sette spiriti come i gatti".